Report regionali WOW! 2021

report regionali wow 2021

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Per la prima volta, con WOW! 2021 abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione sulle singole regioni, per comprendere l’evoluzione stilistica e l’andamento delle annate all’interno delle stesse.

Prima dell’annuncio dei risultati nazionali, pubblichiamo qui in anteprima i report regionali WOW 2021 dedicati a ogni territorio, ciascuno con la lista dei vini premiati con la medaglia d’oro.

In autunno, come tradizione, divulgheremo tutti i risultati della competizione. Insieme agli ori, i premi speciali, le medaglie d’argento, di bronzo e tutte le note di degustazione.


Friuli Venezia Giulia →


Cominciamo con un breve rapporto dedicato al Friuli Venezia Giulia, di cui annunciamo qui in anteprima i vini che hanno meritato la medaglia d’oro: su 66 campioni dalla regione più orientale d’Italia, il 27% ha ottenuto il massimo punteggio. Leggi tutto +


Trentino →


Dalla Provincia di Trento si sono iscritti 45 vini, di cui 7 hanno raggiunto il massimo riconoscimento della medaglia d’oro, 14 l’argento e 17 il bronzo. Solo 7 non qualificati. Numeri piccoli ma che confermano la solidità qualitativa della regione. Leggi tutto +


Alto Adige →


Alla nostra competizione sono stati iscritti solo 27 vini altoatesini, dei quali 8 hanno raggiunto la medaglia d’oro (il 30%), 10 l’argento, 5 il bronzo e solo 4 non classificati. Leggi tutto +


Veneto →


Una delle regioni vinicole più importanti d’Italia, sia in termini quantitativi sia qualitativi, è il Veneto. Livelli molto alti che hanno portato a 43 ori (il 21% del totale). Leggi tutto +


Liguria →


La piccola Liguria si difende bene e sempre meglio. Considerando la sua modesta dimensione, i suoi 9 ori valgono il doppio o forse il triplo. E si conferma una delle regioni più dinamiche, in micro-dimensioni s’intende, d’Italia. Leggi tutto +


Lombardia →


Solo 11 vini su 75 iscritti lombardi hanno ottenuto il massimo riconoscimento, ovvero il 14%. Risultato discreto, ma non ottimo. Analizzando zona per zona si nota ancora una forte eterogeneità qualitativa. Leggi tutto +


Valle d’Aosta →


Minuscola regione viticola, stretta e lunga tra le montagne, in degustazione la Valle d’Aosta ci regala sempre grandi emozioni. Sarà per la drammatizzazione climatica e altimetrica, sarà per l’abbondanza di vitigni antichi e autoctoni. Leggi tutto +


Piemonte →


Ormai è altissimo il livello produttivo medio del Piemonte, anche in termini di tipicità, grazie a un bel numero di autoctoni e produzioni anche minuscole di matrice artigianale. Leggi tutto +


Emilia Romagna →


È un mosaico la proposta enologica dell’Emilia Romagna, con diverse tipologie di vino che, ormai, hanno raggiunto livelli alti, come si può evincere anche consultando la lista delle medaglie d’oro. Leggi tutto +


Marche →


Il livello medio del Verdicchio è ormai davvero alto, con vini molto espressivi, ma anche i rossi marchigiani dimostrano grande piacevolezza e costanza qualitativa. Leggi tutto +


Abruzzo e Molise →


Notevoli le performance dell’Abruzzo, mentre il confinante Molise non ha preso parte con un numero significativo di etichette: un peccato, perché quel che abbiamo potuto assaggiare è molto valido per forza e originalità. Leggi tutto +


Lazio e Umbria →


Cresce il livello medio del Lazio, con vitigni autoctoni prima poco valorizzati, come il Bellone, che ora danno vita a prodotti interessanti. Purtroppo l’Umbria, invece, non ha risposto alle nostre attese in termini di vini iscritti, per cui è difficile esprimere una media di giudizio. Leggi tutto +


Toscana →


La qualità media elevata della Toscana sposa la varietà: abbiamo potuto saggiare vini provenienti da 20 Denominazioni. Capofila sono stati il Chianti Classico e Montalcino, quindi due tra gli osservatori “rossisti” più importanti della regione. Leggi tutto +


Campania →


L’Aglianico si conferma il vitigno a bacca rossa del Sud, capace di raggiungere le finesse espressive dei grandi vini del mondo. E belle sorprese arrivano dalla Falanghina. Leggi tutto +


Puglia →


Quattro Negroamaro, tre Nero di Troia, un Bombino Nero e un Aglianico. Solo due Primitivo, che pure è una delle varietà di punta della regione e sta riscuotendo un notevole successo internazionale. Ecco gli ori della Puglia. Leggi tutto +


Basilicata →


È senza dubbio il Vulture con il suo Aglianico a brillare, con prodotti convincenti, strutturati ma eleganti, fortemente tipici. Ma la regione porta anche un esempio brillante di come la tipicità non sia un fatto di vitigni, ma di terroir, ivi compreso il savoir-faire del viticoltore. Leggi tutto +


Calabria →


Ciò che colpisce della regione è la ricchezza e l’espressività di alcuni vitigni autoctoni. Questi sono un patrimonio di tutta Italia, ma nella lunga Calabria rappresentano davvero un enorme potenziale per il futuro. Leggi tutto +


Sicilia →


Non solo l’Etna è protagonista della batteria di vincitori siciliani, ma anche Grillo e Nero d’Avola, senza sottovalutare Inzolia, Frappato e la straordinaria espressività dei vitigni internazionali. Leggi tutto +


Sardegna →


Accanto ai classici, assistiamo al successo della nouvelle vague sarda, guidata da giovani produttori e/o giovani aziende con voglia di sperimentare. Leggi tutto +


I risultati nazionali saranno annunciati nella seconda metà di novembre.