la pioggia nel pineto
by Roger Sesto
Se il matrimonio terroir/vitigno è perfetto, questi sono i risultati: un bianco di complessa longevità
Tutto il “comfort” di un'annata calda
Le rughe... lo esalteranno!
“Il” Cesanese; in tutta la sua fragranza e certa longevità.
Un'interpretazione personale della Lacrima, che non ne tradisce l'anima
la potenza del Montepulciano resa leggiadra dal terroir
da un sapiente blend, una complessa armonia
Un'ardua prova d'autore, dove l'Aglianico surmaturo offre tutto il suo energico e complesso potenziale, ad esaltazione e non a copertura della sua territorialità
Probabilmente si è in presenza della massima espressione che può dare il Sauvignon nella nostra Penisola
Il primo vino che ha osato, sin da tempi non sospetti, di porre sotto le luci della ribalta il Nero di Troia, sebbene ancora supportato dal Montepulciano: grande e riuscita prova di coraggio.
Un orange comme il faut. Che, senza inutili estremismi, parla la lingua del suo territorio.
Un Soave “barocco” nel senso più nobile del termine, figlio di un'annata calda e sensuale.
Questo è “Il” Verdicchio dei Castelli di Jesi. Al massimo della sua espressività e identitarietà. (Forse) non si può fare di meglio.
Un esempio di come, partendo da uve di qualità impeccabile e lavorazioni di cantina scrupolose, si possa produrre un notevole bianco senza solfiti aggiunti
Nettare che esprime tutte le potenzialità della sinergia Negroamaro-Montepulciano; di rara eleganza e golosità: quasi da meditazione
Primo Nero d'Avola prodotto in purezza, ne rappresenta la sua massima espressione: più di così con quest'uva non si può fare
Un terroir “racchiuso in bottiglia”; vino-paradigma del Chianti Classico
La più tersa essenza della Durella: tagliente ma appagante; secca eppure “dolce”. Lo Champagne... non è lontano
Tutta la “mascolina” eleganza dell'Aglianico, senza compromessi; raro esempio in cui austerità e bevibilità coesistono
Un tassello di Borgogna sul Collio, e senza nemmeno bisogno di barrique e Chardonnay!
Perfetta sintesi dell'austera classe dei Barolo “elveziani” (Sarmassa: cru-enclave elveziano, in area tortoniana)
Perfetto esempio di come un vitigno a lungo dimenticato possa farsi sontuoso solista
il rosso che vorresti bere tutti i giorni: di approccio non cerebrale, ma al tempo stesso complesso e non banale.
il rosso che vorresti bere tutti i giorni: di approccio non cerebrale, ma al tempo stesso complesso e non banale
originale declinazione di Kerner
il classico Riesling altoatesino
ottimo esempio di bianco di montagna
un Sauvignon paradigmatico
beverino ma importante, non semplicemente “da merenda”
Quasi un rosso travestito da bianco
tutta la piccante e godibile fragranza di un vino di montagna
invoglia alla beva
l'essenza del Ruchè, un distillato di sensazioni
E' “il” Verdicchio. Basta questo per definire questo vino straordinario, capace di coniugare bevibilità e complessità, immediatezza a longevità estrema, finezza a profondità “intellettuale”. Oltre a un rapporto qualità-prezzo... imbarazzante!
Perfetta sinergia vitigno-terroir
Può considerarsi un prototipo di Pinot Nero metodo classico; con la sua ricchezza e la sua potenza, ma sempre accompagnate da una aristocratica eleganza, tipica delle migliori versioni del vitigno borgognone.
Un classico rinnovato
Sangiovese che rispecchia le “spigolose” caratteristiche di quest'uva
Vino capace di riaffermare l'identità territoriale
Eccellente esempio di Aglianico del Vulture moderno e suadente
Un grande classico che una volta tanto si mostra al di sotto dei suoi abituali standard
Una classica e ben fatta bollicina emiliana
Pur godibile, pare lievemente sottotono rispetto ai suoi abituali standard.
Buon esempio di metodo classico frutto di uve autoctone
Un Montepulciano che abbraccia il filone della potenza, surmaturazione, e struttura, senza perdere in eleganza
il primo “Superumbrian”
un Verdicchio identitario, ancora giovanissimo
Già oggi eccellente, con un grande e lunghissimo divenire
Ottimo Verdicchio, assolutamente identitario
Un frammento di Borgogna nello Jesino
Il prototipo della Bonarda
Tutta la croccantezza ciliegiosa e la pungente speziatura della Lacrima di Morro d'antan
O lo si ama o lo si odia
È il Franciacorta che non ti aspetti: sobrio, di “altezzosa” eleganza
il paradigma del Sangiovese di Romagna più immediato
l'identità del Prosecco della “zona classica”
Pas Dosé austero, autentico
Un Amarone di stile classico, tradizionale, ma elegante, non troppo old style. Più fine che potente.
Pigato identitario che sa di mare; un“soft-orange” espressivo ed elegante.
Tutta la potenza dei Montepulciano delle Colline Teramane, non scevra però di adeguata eleganza.
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