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Weekend in Romagna alla scoperta delle sue cantine

Weekend in Romagna alla scoperta delle sue cantine

«Un buon vino è come un buon film: dura un istante e ti lascia in bocca un sapore di gloria»: in questo paragone Federico Fellini racchiuse la sua terra e in parte anche la sua carriera. Insieme allo scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra, il regista Fellini ben descrisse a più riprese la Romagna che vive, ama e gode. In terra romagnola la viticoltura ha, infatti, una storia lunga, anche se aggrovigliata proprio come i rami della vite.

image-2-e1474296295378L’autoctona Albana

Se un tempo fu patria di vini conosciuti in tutta Italia, questa zona vitivinicola oggi soffre ancora la competizione con le regioni limitrofe, Emilia e Toscana, che si trovano ai lati opposti della viticoltura, mentre la Romagna fa da ponte. I vini briosi e vivaci d’Emilia sono qui solo un ricordo, mentre predominano bianchi e rossi fermi di carattere e corpo: in particolare Trebbiano romagnolo e il Sangiovese dal profumo energico. A segnare l’identità romagnola è, invece, l’Albana, vitigno autoctono che sta ritrovando la sua giusta e dignitosa posizione in particolare nella versione Romagna Albana Passito.

Il Sangiovese di Romagna

Si parla di Romagna e si pensa subito alle ampie spiagge adriatiche e alle turrite città d’arte, ma dove le colline timidamente salgono fino a farsi Appennini, regna il Sangiovese, secondo vitigno più coltivato nell’area dopo il Trebbiano. I romagnoli ne contendono la paternità ai vicini toscani, ma quel che è certo è che anche qui, a seconda della provincia, il Sangiovese assume diversi caratteri che vanno dalla vini snelli e freschi della zone di Imola e Faenza, alla maggiore complessità di quelli di Forlì, mentre si fa più elegante intorno a Cesena e acquista una bella struttura verso Rimini. La parola d’ordine è: goderne.

Fattoria Nicolucci, simbolo del Sangiovese di Romagna

La Fattoria Nicolucci è un punto di riferimento per il Sangiovese di Romagna e Alessandro Nicolucci ha ereditato questa tradizione. Nella zona di Predappio Alta, da sempre considerata una delle migliori aree per questo vitigno, è stato impiantato un particolare clone di Sangiovese che, insieme ai terreni minerali-sulfurei e alla delicata mano dell’uomo, dona finezza e al contempo struttura al Vigna del Generale: Sangiovese di Romagna Superiore, uno dei capisaldi della regione. Cantina e zona meritano una visita di approfondimento.

Fattoria zerbina

Cantina Fattoria Zerbina

La muffa nobile di Fattoria Zerbina

Alle porte di Faenza, Fattoria Zerbina è un’altra realtà cardine della Romagna enologica in particolare per l’espressione botritizzata del vitigno Albana e una sempre nobile interpretazione del Sangiovese. Scaccomatto Albana Passito, etichetta ormai storica, è un vino che richiede una produzione laboriosa, a partire dalla vendemmia tardiva e a più riprese, condizionata ogni anno dalla presenza della Botrytis Cinerea. Il colore dorato, profumo di zafferano, miele e scorza d’agrumi, ripagano presto tutti gli sforzi.

La storia di Poderi Dal Nespoli

Poderi Dal Nespoli è una delle più storiche cantine romagnole nella Valle del Bidente che, in quasi un secolo, è arrivata a 110 ettari. Oggi tradizione e modernità si spalleggiano per poter raccontare il territorio attraverso i vini e portare la Romagna nel mondo. Qui convivialità e accoglienza sono di casa e alla Bottega del vino è possibile fare degustazioni e visite guidate, per singoli o gruppi previa prenotazione e acquistare prodotti tipici del territorio. Tra i vini segnaliamo Prugneto, tipica espressione del Sangiovese di Romagna.

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Vendemmia Poderi dal Nespoli

San Patrignano, il vino come valore di vita

Una comunità intera è artefice del successo dei vini delle colline riminesi. A San Patrignano i giovani sono uniti dalla cura della vite. A poca distanza dalle spiagge della riviera, sulla collina di Coriano, si lavora la terra a regime biologico e una visita rivela l’esistenza di più mondi che, insieme, danno vita a vini precisi, ma scalpitanti come l’Aulente Rosso. Interessante è anche il “progetto barrique”: creazione di oggetti di design attraverso il legno delle piccole botti.

Tenuta Bonzara, la produzione dei Colli Bolognesi

Da oltre cinquant’anni, nelle immediate vicinanze di Bologna, Tenuta Bonzara produce vini che rappresentano queste dolci colline, tra cui il Pignoletto Superiore Borgo di Qua che nasce dalla selezione delle migliori uve. La villa immersa nei vigneti, ma a poca distanza dalla città è disponibile come location per matrimoni e altri eventi e può accogliere oltre 200 persone. La Tenuta dispone, inoltre, di quattro appartamenti.

La biodinamica di Tenuta Santa Lucia

Dei circa 100 ettari di Tenuta Santa Lucia, 12 sono dedicati alla vite e vedono protagonisti il Sangiovese, l’Albana, il Famoso e il Centesimino, vitigni principi della vitivinicoltura regionale e di questa zona in particolare. Tutti i vigneti sono coltivati secondo le metodologie dell’agricoltura biologica e negli ultimi anni risultati importanti sono stati raggiunti mettendo in pratica la filosofia della biodinamica. Una visita in azienda potrà insegnare qualche dettaglio in più su questi metodi di coltivazione.

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Tasting room di Umberto Cesari

Umberto Cesari in continua crescita

L’alto standard qualitativo di Umberto Cesari ha avuto origine negli anni Sessanta con 20 ettari, ma oggi la proprietà include 6 poderi ognuno con diverse caratteristiche, 170 ettari a vigneto e 18.000 metri quadrati di cantina. La sede aziendale, completamente rinnovata, domina le colline e ospita wine shop e sala degustazione. Un vino su tutti da assaggiare: Tauleto, 90% Sangiovese Grosso, 10% Uva Longanesi, è prodotto solo nelle annate migliori, affina 24 mesi in barrique e tonneau ed è un rosso di grande struttura e longevità.

Dove mangiare durante il tuo weekend in Romagna

San Domenico, a Imola (BO): due Stelle Michelin, aperto dal 1970 con l’idea di dare a tutti la possibilità di conoscere e apprezzare la grande cucina delle case nobiliari italiane. Anche la cantina, suggestiva e completa, merita una visita.

La Vecia Cantena D’la Pre’, a Predappio (FC), ristorante in ambiente rustico e piatti della tradizione romagnola, enoteca e galleria d’arte. Consigliamo di visitare la vecchia cantina sotto il ristorante.

Ca’ de Bè, a Bertinoro (FC): l’immancabile piadina con affettati e squacquerone si può assaggiare qui, insieme a un buon bicchiere di vino e a uno splendido panorama, il tutto in un ambiente elegante ma informale.

Dove dormire

Villa Liverzano, a Brisighella (RA): agriturismo di charme e dimora signorile del XVII secolo.

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© Riproduzione riservata - 25/09/2016

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