In Italia In Italia Anita Franzon

Weekend a Gavi e sui Colli Tortonesi, tra i grandi bianchi piemontesi

Weekend a Gavi e sui Colli Tortonesi, tra i grandi bianchi piemontesi

Esiste un angolo di Piemonte, nel lembo sud-orientale della regione, che si distingue per la produzione di vini bianchi autoctoni dal grande potenziale. In questa terra di confine tra la Liguria, l’Emilia e la Lombardia, Cortese e Timorasso danno vita a espressioni complesse, eleganti e longeve di una regione normalmente votata ai rossi. Trascorrere un weekend a Gavi e sui Colli Tortonesi è il modo migliore per degustare i grandi bianchi piemontesi, facendo visita direttamente ai produttori.

La nobiltà del Cortese di Gavi

Il Cortese è la varietà a bacca bianca più coltivata in Piemonte. Diffuso nell’area di Casale Monferrato, nei Colli Tortonesi e a Gavi, è in quest’ultima zona che esprime al meglio le sue caratteristiche di eleganza, freschezza, sapidità e inaspettata longevità, doti che lo rendono adatto anche alla spumantizzazione. La nobiltà del vitigno è rivelata dal nome: Corteis indicava l’uva pregiata destinata alla corte delle famiglie nobili. Dopo il disastro causato dalla fillossera, il Cortese ha fatto fatica a riprendersi, ma negli ultimi tempi sta – seppur lentamente – procedendo verso il successo.

Cantina La Raia

Cantina La Raia

Il vitigno recuperato nei Colli Tortonesi: il Timorasso

Non lontano è stato riportato alla luce un altro interessante vitigno, che scala le classifiche e desta l’interesse degli esperti: è il Timorasso, ed è un unicum. Abbandonato dagli anziani viticoltori dei Colli Tortonesi perché poco produttivo e redditizio, il Timorasso rischiava di cadere nell’oblio, ma grazie all’importante lavoro di recupero svolto da Walter Massa, viticoltore visionario, oggi possiamo tutti apprezzare la complessità minerale dei vini prodotti da questo vitigno che convive nelle colline del tortonese con la Barbera, il Dolcetto (qui conosciuto come Nibiò), la Croatina e il Cortese.

La Scolca, ovvero l’eleganza degli spumanti

La vocazione del Cortese per gli spumanti fini, minerali e aristocratici è dimostrata da La Scolca, una delle aziende più antiche della zona, ma che ha sempre saputo tenere il passo dell’innovazione. La cantina fu acquistata tra il 1917 e il 1919 dal bisnonno dell’attuale proprietario Giorgio Soldati, cugino di Mario Soldati. Lo scrittore e appassionato di vini, dopo aver visitato l’azienda, fece un augurio ai parenti: «L’importante è il vino, e finora non se ne può dire che bene. Ma più importante è l’uomo, l’augurio è che l’intelligenza industriale sia così intelligente da non sopraffare mai il cuore artigianale».

Il Millesimato D’Antan

Oggi a capo dell’azienda c’è anche Chiara Soldati, energica e determinata donna del vino, che custodisce con affetto queste parole facendosi testimone e artefice di un successo in continua evoluzione. Tra i tanti vini che si potrebbero segnalare, il Millesimato D’Antan, prodotto nelle annate migliori con uve selezionate, richiede di affondare il naso nel bicchiere alla ricerca di profumi familiari che affiorano dalla scatola dei ricordi. Ottenuto da uve 100% Cortese, riposa a contatto con i lieviti per dieci lunghi anni. Dal sito si può compilare il form per prenotare una visita guidata.

Vigneti villa sparina

Vigneti di Villa Sparina

Villa Sparina, l’accoglienza d’alto profilo a Gavi

La classe e la raffinatezza di un passato signorile si respira anche a Villa Sparina, azienda agricola e Resort in un complesso colonico del Settecento circondato dai panoramici vigneti di Monterotondo, cru tra i comuni di Gavi e Novi Ligure, da cui il vino simbolo dell’azienda fondata negli anni Settanta dalla famiglia Moccagatta. Nel quadro di un’ospitalità di alto profilo, il Villa Sparina Resort offre diverse possibilità per vivere il rilassante soggiorno nella terra del Gavi: visite in cantina, aperitivi e benessere nei locali curati dell’Ostelliere, albergo di charme; infine il ristorante La Gallina è la casa delle ghiottonerie dello chef Massimo Mentasti.

La biodinamica secondo La Raia

Poco lontano si estende per 180 ettari, di cui 42 a vigneto, l’azienda agricola La Raia, caratterizzata dall’agricoltura biodinamica con certificazione Demeter dal 2007. La famiglia Rossi Cairo ha acquistato la tenuta nel 2003 con l’intento di recuperare e valorizzare l’ecosistema originale anche tramite il recupero di coltivazioni antiche di farro e segale. Tra le particolarità che distinguono l’azienda spicca la cantina con il muro pisé, ovvero di terra battuta, un’antica tecnica costruttiva naturale eco-sostenibile.

Il wine tour

Per realizzarla è stato chiamato l’architetto austriaco Martin Rauch, uno dei massimi esperti internazionali di questa tecnica che dà il nome anche al Gavi Pisé, vino più prestigioso dell’azienda. Numerose sono le iniziative svolte all’interno di La Raia, tra cui una scuola steineriana e la Fondazione La Raia – arte cultura territorio. Il wine tour, che dura circa due ore, si può prenotare sul sito.

Stefano Bellotti_cascina degli ulivi

Stefano Bellotti

I vini naturali di Stefano Bellotti

Alla biodinamica è fedele anche Stefano Bellotti, che produce vini, grani, frutta e verdura nel basso Piemonte ai confini con la Liguria nella sua Cascina degli Ulivi. Una delle anime del documentario di Jonathan Nossiter “Resistenza Naturale”, il viticoltore resistente spiega così il suo concetto di lavoro della terra: «l’agricoltura è lecita se noi ricostruiamo ogni giorno l’equilibrio naturale che abbiamo rotto facendo agricoltura». Da qui l’impegno in difesa della biodiversità e per la produzione di vini naturali. Filagnotti, Gavi Docg di Tassarolo, è vinificato e matura in botti di legno di acacia; è un vino complesso e corposo che dura nel tempo. Cascina degli Ulivi è, inoltre, agriturismo a tutto tondo: potete fermarvi per un pasto immersi nella campagna e dormire nel B&B.

Viva la rivoluzione di Walter Massa

Incontrare Walter Massa è sempre un’esperienza divertente, ai limiti dell’assurdo. Potreste ritrovarvi senza accorgervene ad ascoltare sconosciute e bravissime cantanti liriche in mezzo alle vigne e ad assaggiare il famoso salame di Pigi, assistente promosso a “badante” – così ama definirlo Walter – avvolto nel suo tabarro d’inverno e scalzo, sempre. Dopo quasi trent’anni di prove, oggi Walter Massa è il Timorasso, e non si può comprendere fino in fondo questo vino senza aver conosciuto il suo più caparbio e coraggioso promotore.

Non solo Timorasso…

I Vigneti Massa (0131.80.302) si trovano a Monleale Alto. Scordatevi le boutique winery: la cantina dev’essere funzionale e serve a domare il Timorasso: Costa del Vento, Sterpi e Montecitorio sono i tre cru, vini vivi e che possono prendere pieghe così inaspettate che sarà difficile scordarli. Oltre al Timorasso, Walter, che sentirete speso invocare la rivoluzione, produce anche Barbera, Freisa, Croatina e il Moscato Anarchia Costituzionale. Ora sapete cosa vi aspetta.

Sulle orme del Timorasso con Claudio Mariotto

Dal 1920, la famiglia Mariotto produce vino a Vho, nei pressi di Tortona, ma è stato Claudio, negli anni Novanta, a dare la svolta puntando sulla Barbera e, in particolare, sul Timorasso. La filosofia del vignaiolo garantisce la qualità della produzione. Tre sono le etichette di Timorasso prodotte: Derthona, l’antica Tortona è il nome che è stato deciso di dare al Timorasso per legarlo al suo territorio; Pitasso e la terza interpretazione Cavallina. Provateli per capire le diverse anime del vitigno. Tre sono anche le etichette di Barbera, che rimane la varietà più diffusa nei Colli Tortonesi.

I Carpini, bollicine dall’autoctono

Il confine con la Lombardia è veramente a due passi. Paolo Ghislandi ha fondato a Pozzol Groppo la sua azienda, Cascina I Carpini. Tutt’intorno vi sono distese di prati e boschi e un microclima ideale per poter creare vini d’arte che esprimano la filosofia e il modo d’essere del produttore: vini sinceri e puliti, vivi perché nati seguendo i ritmi naturali, resi forti ed eleganti dal tempo. Il nome di fantasia di ciascuna etichetta evoca un momento preciso, che è anche una sensazione: Brezza d’estate è il Timorasso e Bruma d’Autunno la Barbera Superiore, ça va sans dire. L’azienda è stata, inoltre, tra i pionieri del Timorasso spumante: Chiaror sul masso Spumante Brut, è ottenuto da uve mature e dalla rifermentazione di vino non filtrato. Da provare e da visitare.

Vigne Marina Coppi, la genetica non mente

vignemarinacoppi

Vigne Marina Coppi

Ci spostiamo verso sud, a Castellania, dove dal 2003 Francesco Bellocchio conduce l’azienda Vigne Marina Coppi. Dedicata alla madre, porta le tracce di un nonno illustre: Fausto Coppi, ciclista dell’epoca d’oro, a cui è stato intitolato il Timorasso. L’invito è, però, quello di assaggiare anche i vini a base Barbera, I Grop, Castellania e Sant’Andrea, per rendersi conto delle potenzialità del vitigno rosso anche in questo fazzoletto di Alto Monferrato. Una particolarità: Lindin è un vino a base di uve Nebbiolo, varietà Michet, coltivate a Castellania, non lontano da Sant’Agata Fossili: proprio qui sono state studiate e classificate le Marne di Sant’Agata, composizioni del terreno di origine tortoniana che conferiscono la finezza dei profumi ai grandi vini piemontesi. Visite su prenotazione.

Dove mangiare

– La Gallina, il ristornate di Villa Sparina, a Gavi: dove lo chef Massimo Mentasti propone ricette che valorizzano con delicatezza i sapori di una volta. Il locale sorge al posto dell’antico fienile, mentre d’estate viene aperta la terrazza panoramica sui vigneti che circondano Villa Sparina.

– Agriturismo Cascina degli Ulivi, a Novi Ligure: a contatto con la campagna circostante, la filosofia biodinamica e la genuinità dei prodotti, informale e semplice. Adatto anche ai bambini che possono giocare in libertà nei dintorni.

– Aurora Girarrosto, a Tortona: storico albergo ristorante, piatti della tradizione e cordialità, come nelle trattorie di passaggio in cui ci ferma sempre volentieri. Ampia e selezionata carta dei vini.

Dove dormire durante il tuo weekend a Gavi

L’Ostelliere, albergo di charme in frazione Monterotondo di Gavi.

Agriturismo Cascina degli Ulivi, B&B a Novi Ligure.

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© Riproduzione riservata - 28/08/2016

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