Vite

Vite

Troppo spesso si dimentica che la storia del vino comincia dalla liana legnosa chiamata vite, rampicante grazie ai viticci opposti alle foglie, e dal suo frutto, un grappolo di acini colmi di succo dolce. Eppure è una storia più appassionante d’un romanzo: tanto per cominciare non dev’esser stato facile, per l’uomo del Paleolitico, individuare la vitis vinifera silvestris tra le 60 specie di una pianta delle Vitacee, genere che fa capo alle Ampelidee, sottofamiglia delle Ampelidacee, ordine delle Rhamnales, e scoprire che con il succo dei suoi grappoli si poteva ricavare una bevanda nutriente, piacevole, inebriante. Ma ancora più straordinario è che l’uomo primitivo, sedotto da quella bevanda, si sia industriato durante il Paleolitico, il Mesolitico e parte del Neolitico per domesticare le piante che permettevano di prepararla, selezionando le rarissime ermafrodite dalle tantissime dioiche, cioè di sessi separati, troppo difficili da coltivare. C’è più cultura nella vitis vinifera sativa così ottenuta che nei trattati di botanica.


© Riproduzione riservata - 02/09/2013

Leggi anche ...

Pendenza
Manuale di Conversazione Vinicola
Pendenza

Leggi tutto

Sapido
Manuale di Conversazione Vinicola
Sapido

Leggi tutto

Alta Langa
Manuale di Conversazione Vinicola
Alta Langa

Leggi tutto