Vino italiano e gdo. Facciamo il punto a Vinitaly 2016

Vino italiano e gdo. Facciamo il punto a Vinitaly 2016

di Stefano Tesi

 

La guerra dei consumi del vino made in Italy nella gdo potrebbe giocarsi, nell’immediato futuro, sui campi di battaglia della logistica e dei servizi web. Ma con algoritmi “umanizzati” e orientati al servizio post vendita, come già accade nei mercati più evoluti. Questo, in sintesi, quanto emerso ieri al Vinitaly alla presentazione della ricerca IRI su “Il vino italiano sugli scaffali della grande distribuzione italiana ed estera”. Se la maggioranza dei connazionali beve infatti sempre meno vino, ma continua a comprarlo nei supermercati, i dati sui consumi 2015 rivelano tendenze precise, sia di preferenza che di metodo.

Anche al supermercato la qualità premia

Lo dimostrano i numeri: in calo le vendite a volume del vino in brik (- 1,6% rispetto al 2014), del vino da un 1,5 e 2 litri (-7,4), del vino in contenitori di plastica (-4,1%), in crescita invece le vendite delle bottiglie a doc (+1,9%), del bianco fermo (+4,8%), del bianco frizzante (4,9%), del rosato frizzante (+7,6). Continua il trend positivo dello spumante (+7,8%). E cresce molto, in tutte le tipologie (bollicine incluse), anche il vino biologico: +29% per volume, sebbene con una massa di sole 2,5 milioni di bottiglie.

Ridare valore al vino è la missione

Interessanti anche le statistiche per il vino etichettato direttamente dalle catene della gdo con nomi di fantasia, che nel 2015 ha venduto 14 milioni di litri, con un +4,7% in valore e un prezzo medio di 4,5 euro. Segno che anche questo segmento sta puntando ad un riposizionamento verso l’alto, come è emerso nella tavola rotonda che ha seguito la presentazione della ricerca. La missione di “ridare valore al vino” sembra mettere d’accordo tutta la filiera.

L’e-commerce come trampolino

Ma è, paradossalmente, sulla discesa in campo vinicolo dei giganti dell’e-commerce come Amazon o Ali Baba che la gdo punta per rafforzarsi. L’idea: appoggiarsi alla loro piattaforme logistiche per servizi di consegna e di consulenza al consumatore, inclusi il recapito del prodotto a domicilio in poche ore e la possibilità di avvalersi telefonicamente o via chat di un sommelier per consigli e suggerimenti di acquisto.


© Riproduzione riservata - 12/04/2016

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