Vini Mito. I migliori del mondo secondo l’indice Liv-ex

Vini Mito. I migliori del mondo secondo l’indice Liv-ex

I dizionari dividono nettamente le due accezioni della parola “incanto”: magia, fascino da un lato; vendita pubblica dall’altro. Nel vino, i due significati si incrociano, poiché le etichette protagoniste alle aste sono, effettivamente, incantevoli, persino mitiche. Sono vini che, per la rarità e più ancora per il prezzo, pochi possono permettersi di assaggiare. Per questo, essendo che alle spalle hanno una storia importante e milioni di ammiratori, sono etichette da sogno che la maggior parte dei wine lovers vorrebbero provare almeno una volta nella vita. Anche solo per criticarli o per dire d’averli assaggiati. Ora, se una rivista non può dispensare profumi e sapori, può perlomeno alimentare il sogno, mostrare di che cosa stiamo parlando, lasciare alle parole di un grande sommelier il racconto di ciò che potremmo ritrovare all’assaggio.

Come sono stati scelti i vini del mito?

Lo spunto è venuto da un indice internazionale, il Liv-ex di Londra, che si è posto l’obiettivo di tenere traccia dei valori dei fine wines. Nello specifico delle bottiglie di pregio che possiedono un mercato secondario, cioè che passano di mano in mano. Il primo punto di riferimento per calcolare i prezzi sono ovviamente le aste (come Christie’s e Sotheby’s). Il Liv-ex tiene comunque conto di molti altri input e soprattutto crea medie ponderate dalla quantità di bottiglie in circolazione. Dalle analisi londinesi, dunque, emerge una classifica dei nomi più ambiti dai collezionisti (leggi “più cari”). La lista è periodicamente modificata: noi ci siamo riferiti all’ultima versione pubblicata nel 2017.

Vi auguriamo di assaggiarne qualcuno, se già non vi è capitato, e se possibile di dimenticare il prezzo, e sognare…

 

 

1

Romanée Conti Grand Cru Monopole Aoc

Domaine de la Romanée-Conti

Borgogna, Francia
Uve Pinot nero 100%
Prima annata n.d. Annata in commercio 2014
Prezzo 12.600 euro
Vigneto e vinificazione cru espost0 ad est nella Côte de Nuits. La produzione è di soli 45 ettolitri, pari a 6.000 bottiglie. I suoli, ricchi di ferro e calcare, poggiano su un substrato di marne. Le viti, di età media superiore ai 45 anni, sono allevate in regime di agricoltura biologica. Per evitare la compattazione del terreno legata all’uso dei trattori, in anni recenti sono stati reintrodotti i cavalli
La nota di Paolo Basso è da circa tre secoli la bottiglia più ricercata al mondo. Una superficie di 1,8 ettari che produce un solo vino di una qualità eccezionale, irraggiungibile per chiunque altro. Si distingue per la sua indescrivibile complessità e la sua profonda armonia, ma va aspettato almeno vent’anni. Giunto all’apice della maturazione rivela aromi che traducono una maturità in vigna perfettamente calibrata e un affi namento in legni nobili dove la struttura setosa e vellutata è accompagnata da una profondità e una persistenza fuori dall’ordinario. Lo si deve degustare almeno una volta nella vita

 

 

2

La Tâche Grand Cru Monopole Aoc

Domaine de la Romanée-Conti

Borgogna, Francia
Uve Pinot nero 100%
Prima annata n.d. Annata in commercio 2014
Prezzo 2.700 euro
Vigneto e vinificazione si tratta di un monopole esclusivo del Domaine de la Romanée-Conti. Il vigneto, di circa 6 ettari, è situato nella Côte de Nuits e le viti hanno un’età media superiore ai 40 anni. I terreni ghiaiosi poggiano su un substrato di marne e sono rivolti a est, permettendo così alle piante un’esposizione mattutina. L’Aoc fu creata nel 1936 e la produzione media è di 20.000 bottiglie
La nota di Paolo Basso leggende borgognone narrano che in alcune annate sia meglio della più blasonata Romanée Conti. Iscritto al catasto anche come Les Gaudichots per una parte del vigneto, è un vino che rappresenta una delle più alte espressioni del Pinot nero. E si sa, il Pinot nero è complesso da scoprire e da capire, ma quando si riesce a farlo, ci si può considerare dei veri intenditori. Il vino prodotto ne La Tâche dà delle aristocratiche sensazioni di pienezza che si esprimono con una mineralità profonda e una lunghezza in bocca interminabile. È l’ultimo gradino prima di raggiungere la Romanée Conti

 

 

3

Screaming Eagle, Napa Valley Ava

Screaming Eagle Winery

Napa Valley, California (Usa)
Uve Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc
Prima annata 1992 Annata in commercio 2014
Prezzo 2.000 euro
Vigneto e vinificazione le parcelle di vigneto, esposto a ovest, si trovano a Oakville, a nord della città di Napa. I terreni collinari sono composti prevalentemente da rocce miste a pietre, ghiaia, terriccio e argilla. La vinifi cazione avviene in cisterne di legno, botti e serbatoi di acciaio inox. La produzione si aggira tra le 6.000 e le 9.600 bottiglie
La nota di Paolo Basso come dice bene il suo nome, è un vino che si fa sentire e non passa inosservato. Ha un colore impenetrabile e al naso inebria per l’intensità degli aromi che rivelano chiaramente la presenza del Cabernet Sauvignon che domina sul Merlot e sul Cabernet Franc. La sua ricchezza è tipica del clima caldo californiano, enfatizzata dalla ricerca di una maturità estrema delle uve. Ha uno stile estroverso e solare che piace agli amanti dei vini concentrati ed estratti. Potenza, maturità e vigore sono riuniti all’ennesima potenza. Più che accompagnare la cucina, si deve concepire un piatto per accompagnarlo

 

 

4

Petrus

Petrus, Pomerol Aoc

Bordeaux, Francia
Uve Merlot 95% (100% dal 2011), Cabernet Franc 5%
Prima annata n.d. Annata in commercio 2016
Prezzo 2.500 euro
Vigneto e vinificazione da vigneti di 40 anni su suoli argillosi profondi, ricchi di ferro. Rese limitate a 35 hl/ettaro. Fermentazione in vasche di cemento. Affinamento di 12-16 mesi in barrique nuove al 50%. 30.000 bottiglie. 2000, 2005, 2009 e 2010 sono le annate leggendarie
La nota di Paolo Basso è la più pura e irraggiungibile espressione del Merlot. Grazie a un suolo unico che ha permesso a delle vigne di oltre 40 anni e alcune anche di un secolo, di esprimersi al massimo livello, Petrus (che non è uno château e non rientra in nessuna classifica) è un’icona di stile e di longevità. Negli ultimi cinquant’anni solo due enologi si sono succeduti: Jean-Claude e Olivier Berrouet. Padre e fi glio che si tramandano i segreti della vinificazione. Petrus stupisce sempre se si sa aspettarlo almeno vent’anni. Il suo naso balsamico e mentolato è unico, così come la mineralità al palato, che sostiene un finale interminabile. Il 2016 è un monumento che potrebbe diventare più grande del leggendario 1961

 

 

5

Le Pin, Pomerol Aoc

Château Le Pin

Bordeaux, Francia
Uve Merlot, Cabernet Franc
Prima annata inizio anni Ottanta Annata in commercio 2014
Prezzo 2.400 euro
Vigneto e vinificazione sebbene non voglia farne parte, l’azienda ha avviato nel Libournais il movimento dei vins de garage. Nasce da un vigneto di 2,2 ettari di 35 anni su suoli argillosi-ghiaiosi ricchi di ferro. Vinificazione in piccole vasche inox, affinamento di 18 mesi in barrique nuove. 8.000 bottiglie
La nota di Paolo Basso arrivato alla ribalta in tempi recenti, è stato considerato il precursore dei vins de garage. Il suo nome deriva da un pino piantato a fianco del vigneto e il vino ha fatto parlare di sé per essere stato in alcune annate il più caro del mondo. Si esprime con una struttura densa e gustosa, e al palato si caratterizza per uno stile generalmente più potente di Petrus, senza averne la stessa profondità di espressione. Ha il vantaggio di essere già all’apice dopo solo 10 anni

 

La tabella Liv-ex 2017 comprende 145 etichette. Per consultarla interamente (e leggere le schede dei primi 20 vini mito) acquista Civiltà del bere 6/2017 (anche in formato digitale)

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© Riproduzione riservata - 22/12/2017

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