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Umani Ronchi, l’accoglienza vale doppio

Umani Ronchi, l’accoglienza vale doppio

Dal 2017 la famiglia Bernetti gestisce direttamente il Grand Hotel Palace, interamente ristrutturato, e il locale Wine Not? nel centro storico di Ancona, a pochi passi dal porto. Un albergo quattro stelle e un wine bar adiacente dallo stile ricercato ma informale, per diffondere i valori del vino marchigiano.

Di recente l’amore incondizionato per la propria terra ha condotto la famiglia Bernetti a una nuova sfida legata all’accoglienza, che si è concretizzata con la ristrutturazione e la gestione diretta dal 2017 del Grand Hotel Palace nel centro di Ancona e la creazione del wine bar Wine Not?, adiacente all’albergo.

Enoturismo di qualità per promuovere il vino marchigiano

«Per noi l’impegno di promozione del territorio passa inevitabilmente anche attraverso il concetto di enoturismo di qualità. A mio avviso questa è una nicchia che ha grandi prospettive di sviluppo», spiega il titolare. «Ancona, oltre a essere una città d’arte e una meta estiva per chi trascorre le vacanze nelle Marche, rappresenta anche un punto nevralgico per raggiungere tutte le principali destinazioni vinicole della zona. Ad oggi il bilancio è decisamente positivo. I numeri sono dalla nostra parte e riceviamo molte attestazioni di stima e soddisfazione da parte dei clienti».

Il rilancio del Grand Hotel Palace

Il Grand Palace Hotel è di proprietà della famiglia Bianchi Bernetti dagli Anni Sessanta. È un palazzo nobiliare seicentesco con vista panoramica sul golfo e sul porto antico di Ancona. La struttura ricettiva a quattro stelle è dotata di 39 camere e quattro suites. Le stanze sono arredate in stile minimal ed elegante, con design e mobili dai colori chiari, che esaltano la luce naturale. «Abbiamo voluto mantenere una coerenza estetica con la dimora storica, aggiungendo però un tocco di freschezza e modernità. Tutto questo si ritrova anche nel servizio, che è puntuale e preciso, ma tutt’altro che rigido».

 

La Wine suite del Grand Hotel Palace

 

C’è anche la Wine suite

Le suites si trovano al quinto piano e sono caratterizzate da un tema specifico. Ad esempio la suite Wellness è dotata di un’area benessere. «Non poteva mancare una Wine suite, dove si trova una raffinata cantinetta targata Umani Ronchi, ovvero un frigorifero multi-temperatura con alcune referenze esclusive incluse nella quotazione di soggiorno. Ovviamente le nostre etichette possono essere richieste da tutti coloro che pernottano presso l’hotel, oppure degustate all’interno dello spazio Wine Not?».

Un wine bar moderno affacciato sul golfo

Il wine bar è insieme uno spazio dedicato alla mescita e un’enoteca, un posto dove incontrarsi e chiacchierare intorno a un buon calice o semplicemente acquistare una bottiglia di qualità. L’ambiente è ricercato ma informale, con un grande camino centrale, l’angolo bar dedicato alla preparazione dei cocktail e una serie di vetrate affacciate sul golfo di Ancona che si colorano di mille sfumature all’ora del tramonto. «La carta dei vini comprende circa 60 nomi ed è divisa in due sezioni: “Umani Ronchi” e “Gli amici di Umani Ronchi”. C’è praticamente tutta la nostra gamma aziendale, ma anche una selezione di etichette di produttori che stimiamo, locali e non. Il cliente può scegliere dalle bollicine ai vini dolci, soprattutto dall’Italia, ma con qualche incursione internazionale. Da ricordare anche la lista cocktail, preparati a regola d’arte dal nostro barman».

Si parte dal vino… per decidere il piatto!

Il menu è costruito tutto intorno alla proposta enologica. L’idea è di partire dal vino per decidere il piatto giusto. «Proponiamo una selezione di salumi e formaggi marchigiani, sandwich gourmet, insalate classiche e creative, la pasta del giorno dello chef e i cosiddetti cicchetti, ovvero piccoli assaggi di specialità locali in stile tapas, ma con una certa elaborazione, come la zuppetta di molluschi con crostini, la polpetta parmigiana, l’oliva o il cremino all’ascolana». I piatti sono realizzati dallo chef Leonardo Castaldi con la consulenza di Massimiliano Mariola, volto televisivo di Gambero Rosso Channel.

Il locale è aperto la sera e prevede una quarantina di coperti. «Si può decidere di fermarsi solo per un aperitivo oppure per una cena completa. Wine Not? è una vetrina importante. Ci permette anche di organizzare delle serate aziendali e di proporre le vecchie annate dei nostri Verdicchio e Rosso Conero, dimostrandone la straordinaria capacità di invecchiamento».

 

Umani Ronchi Michele Bernetti nella bottaia

Michele Bernetti nella bottaia

 

Radici nel territorio e sguardo internazionale

Umani Ronchi è senza dubbio tra le Cantine che hanno fatto la storia del vino marchigiano, garantendo successo e fama mondiale a tutta l’enologia regionale. Oggi l’azienda, guidata da Michele Bernetti con il padre Massimo, conta su una superficie di 210 ettari vitati dislocati tra i Castelli di Jesi, il Conero e le proprietà in Abruzzo. La quota export è pari al 70% e abbraccia oltre 60 Paesi, in primis Giappone, Svezia, Canada, Stati Uniti e Germania. La forte vocazione internazionale del brand, tuttavia, non gli ha impedito di mantenere ben salde le radici nel territorio.

Verdicchio e Rosso Conero

Il prezioso e variegato patrimonio vitivinicolo aziendale è salvaguardato attraverso un costante lavoro di ricerca e sperimentazione, sia sul fronte agronomico che sul versante enologico. «Da sempre valorizziamo le singole varietà, a cominciare dal Verdicchio e dalle uve che compongono il Rosso Conero», spiega Michele Bernetti. «Il nostro obiettivo è offrire diverse interpretazioni legate al terroir, che esaltino le caratteristiche pedoclimatiche dei vari appezzamenti nel rispetto assoluto verso la natura e la sua biodiversità». I vigneti, infatti, sono allevati secondo i principi dell’agricoltura biologica, in seguito a un processo di conversione iniziato in Abruzzo nel 2001 e completato con la certificazione del Verdicchio a partire dalla vendemmia 2015.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 5/2018. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

 

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© Riproduzione riservata - 21/11/2018

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