Spumante

Spumante

Participio presente del verbo spumare. Indica il vino con le bollicine che spumeggia, e quando esso ha queste caratteristiche è perché, avendo subìto una seconda fermentazione, contiene tanta anidride carbonica da sviluppare in bottiglia una sovrapressione di almeno 3 atmosfere. Il guaio dello spumante è che si può fare in tre modi: rifermentandolo in bottiglia, come lo Champagne; rifermentandolo in autoclave, come l’Asti e il Prosecco; ma anche gasificandolo con l’anidride carbonica, come i prodotti di infimo livello. Ecco perché chi lo fa col metodo più nobile non vuole essere confuso con gli altri dalla definizione spumante. Come chiamarlo allora? Qualcuno gli ha trovato un nome diverso, ma mentre gli spagnoli l’hanno azzeccato con il Cava, né il Classese dell’Oltrepò Pavese né l’interregionale Talento sono riusciti a far breccia nell’immaginario collettivo. I produttori bresciani, invece, non hanno cercato improbabili sinonimi: l’hanno chiamato col nome della Docg, Franciacorta e basta. Ed è l’unico spumante che abbia fatto il botto.


© Riproduzione riservata - 15/04/2010

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