Soavecru: a Vinitaly lo stand dei 16 produttori soci
Si chiama Soavecru il nuovo volto del Soave, uno dei bianchi storici italiani. Durante lo scorso Vinitaly le 16 piccole aziende che hanno dato vita nel 2011 a questa associazione si sono presentate con un loro spazio per far conoscere a operatori e appassionati le loro migliori produzioni. Ogni produttore, infatti, partecipa al progetto Soavecru solo con i migliori vigneti, quelli collocati nell’area collinare e pedecollinare delle sottozone Soave Classico e Colli Scaligeri, con il fine di affermare una nuova immagine della Denominazione.
IL COMMENTO DI SANDRO GINI, PRESIDENTE SOAVECRU – «Il nostro obiettivo», spiega il presidente dell’associazione Sandro Gini, «è interpretare un grande vino, il Soave, che già nel 1931 identificava la prima zona tipica di vini pregiati italiani e riconosciuta con Regio decreto nel 1936. Soavecru non vuole essere un gruppo elitario, bensì un’esperienza aperta a chi desidera impegnarsi. Il nostro approccio è nuovo perché abbiamo scelto di creare una forte sinergia tra piccoli produttori uniti dall’amore per la propria terra. Vogliamo trasmettere la passione e la qualità che poniamo nel nostro lavoro e che hanno consentito nel corso della storia di arricchire di valori e significati la Denominazione. La nostra volontà è, inoltre, tramandare un ambiente sano e ben conservato ai nostri figli. Vogliamo dimostrare, con esperienze in campo aperte a tutti, come sia possibile adottare una viticoltura ed una enologia sempre più attente all’ambiente».
SPERIMENTAZIONI ECO PER VALORIZZARE IL SOAVE – Soavecru è un’associazione autonoma di piccoli produttori, che lavorano in vigneto e in cantina per esprimere al massimo le potenzialità del vitigno Garganega e dei suoli vulcanici che contraddistinguono questa terra. Per farlo valorizzano la singola vigna situata nelle aree più vocate, rispettano la natura con l’obiettivo di preservare il paesaggio e rendere la viticoltura più sana. Uno degli aspetti più innovativi di Soavecru è l’obbligo di mettere a disposizione degli associati le proprie sperimentazioni promuovendo così la crescita di ognuno. A dimostrazione di questo impegno i vini del progetto Soavecru saranno riconoscibili grazie al logo che riproduce le dolci colline del Soave e che verrà apposto su tutte le bottiglie.
Sull’associazione Soavecru leggi anche gli articoli: Soavecru, un modello per l’enologia sostenibile e Soavecru: 16 cantine insieme per rilanciare l’immagine del Soave
Tag: Sandro Gini, Soave, Soavecru, Vinitaly© Riproduzione riservata - 13/04/2012