In Italia In Italia Anita Franzon

Scoprire i vini vulcanici sui Colli Euganei

Scoprire i vini vulcanici sui Colli Euganei

Vulcanei è il nome di un evento dedicato ai vini provenienti da terreni vulcanici, che grazie all’origine dei suoli hanno caratteristiche di profumi e sapori che li contraddistinguono. La rassegna che ha coinvolto 15 distretti vulcanici italiani e 2 d’oltralpe, per un totale di 60 produttori e oltre 200 vini, si è tenuta sabato 21 e domenica 22 maggio in una delle oltre 350 stanze del Castello del Catajo di Battaglia Terme, nella punta est dei Colli Euganei.

Storia, leggende ed eruzioni

Il Castello del Catajo

Il Castello del Catajo

Una leggenda narra che il nome del Castello del Catajo, maniero cinquecentesco, derivi dai disegni di Marco Polo portati dal lontano Cataj. Il fatto è stato smentito da documenti rivelando un’origine ben più antica. Spesso, infatti, non bisogna cercare troppo lontano per scoprire verità e territori poco esplorati che meriterebbero di essere conosciuti da tutti. I Colli Euganei sono un perfetto esempio. A pochi passi dalla città di Padova e a 60 chilometri da Venezia, tanto che dalle alture nelle giornate limpide si riescono a scorgere i riflessi della laguna nelle finestre delle case che si affacciano sui canali, questi colli che si alzano solitari interrompendo bruscamente la pianura hanno un’importanza storica, geologica e strategica. I Colli si formarono circa 35 milioni di anni fa in seguito a ripetute eruzioni vulcaniche provocate dallo spostamento della crosta terrestre. Trachite è il nome della roccia risultata del lento raffreddamento del magma e che costituisce la maggior parte dei terreni di queste zone. Questa pietra conferisce ai vini prodotti sui Colli caratteristiche di forte mineralità, profumi intensi e complessi che si uniscono alle note iodate e mediterranee date da un clima temperato che risente delle brezze marine da sud e dei venti alpini da nord.

Le uve dei vini vulcanici

Zanovello di Ca' Lustra

Franco Zanovello di Ca’ Lustra

Ciascun versante di ogni Colle dona ai vini diversi caratteri rendendone l’aspetto ancora più vario e affascinante. Tra questi, il Moscato giallo dà i risultati più interessanti. Qui chiamato Fior d’arancio, probabilmente per il suo profumo agrumato, si presume che l’origine del Moscato giallo sia siriana e che il vitigno sia poi arrivato dalla Grecia durante il Medioevo grazie ai mercanti veneziani. Dal 2011 il Fior d’arancio è Docg. Certamente, la particolare vocazione di questi luoghi era già stata sfruttata dai Paleoveneti della civiltà atestina che tra il X e il V sec. A.C. introdussero la coltivazione della vite. Reperti e storia di queste popolazioni sono stati studiati e sono ora conservati al Museo Nazionale Atestino di Este. Dopo alcuni secoli di offuscamento, oggi la viticoltura sui Colli Euganei sta ripartendo con grande vigore e tutte le carte in regola per farsi largo tra le regioni vitivinicole di origine vulcanica più vocate d’Italia, come Soave, Lessini, Gambellara in Veneto, ma anche Pitigliano e Sovana, Orvieto, Campi Flegrei, Vesuvio, Vulture, Etna e Pantelleria nel resto d’Italia.

Il nuovo corso dei Colli Euganei. Gli esempi di Ca’ Lustra e Maeli

Se già nella seconda metà dell’Ottocento arrivarono in queste zone varietà internazionali come Merlot e Cabernet, che oggi costituiscono la maggior parte dei rossi euganei, il nuovo orientamento cominciò un secolo dopo, ovvero negli anni Sessanta quando l’azienda Ca’ Lustra adesso condotta da Franco e Marco Zanovello, cominciò a proporre vini di alta qualità che potessero valorizzare questo territorio. Oggi l’azienda è uno dei portabandiera dei Colli Euganei e nelle selezioni “Zanovello” si possono ritrovare i segni del passato riportati in etichetta sotto forma dell’antica scrittura dei popoli Veneti e quelli del progresso racchiusi all’interno della bottiglia.
Anche nuove realtà, però, si inseriscono nel suggestivo panorama dei Colli: l’azienda Maeli, nome che deriva dall’unione delle due tipologie di suolo Marna e Limo, è nata recentemente grazie alla passione e determinazione di una giovane donna del vino: Elisa Dilavanzo. Folgorata da questo nettare, Elisa decise nel 2008 di abbandonare la carriera televisiva e di attrice per approfondire gli studi sul vino, ricerche che l’hanno portata negli anni, grazie anche al sostegno di due esperti viticoltori in Valdobbiadene, Desiderio e Gianluca Bisol, a realizzare il suo desiderio. La moderna cantina Maeli è dotata di tutto il necessario e la cascina adiacente è stata ristrutturata in modo da ricavare tre stanze dove turisti appassionati di vino potranno pernottare dalla prossima estate. «Sto puntando molto sulle potenzialità del Moscato giallo», afferma Elisa Dilavanzo, «vorrei proporlo in tutte le sue diverse espressioni».

Gli assaggi Vulcanei

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Grazie all’associazione Volcanic Wines che dal 2012 raggruppa i territori vitivinicoli italiani caratterizzati da suolo vulcanico, l’evento Vulcanei ha consentito ai visitatori di fare una panoramica su diversi territori. Attenzione particolare è stata, però, riservata ai produttori dei Colli Euganei: 30, in tutto, i presenti. Noi abbiamo scelto 5 vini che ci hanno colpito, ecco quali:

Ca’ Lustra ZanovelloSassonero, Colli Euganei Merlot Doc 2007
Merlot 100%. Sassonero prende il nome dalla vigna di trachite scura. Caposaldo dell’azienda e prodotto dal 2000, questo vino non ha nulla da invidiare ai grandi Merlot d’oltralpe: i profumi fruttati hanno lasciato il posto alle spezie. Cannella, pepe e poi cacao si mescolano alla mineralità della pietra focaia. In bocca è elegante, molto equilibrato, fresco e sapido. 14 euro

MaeliDilà, Vino Spumante di Qualità Metodo Classico Brut Nature 2014
Moscato giallo 100%. Questo spumante Metodo Classico, l’unico finora prodotto da Moscato giallo, è quello che si dice un esperimento ben riuscito. L’affinamento sui lieviti di 351 giorni e le caratteristiche del vitigno donano al vino complessità e intensità olfattiva. Al naso esprime i tipici sentori aromatici: gelsomino, zagara, agrumi e frutta esotica; timo e infine crosta di pane. In bocca è secco, ampio, fresco e sapido. 24 euro

MonteversaPrimaversa, Veneto Igt
Moscato giallo 100%. «Sa da uva», dicono i veneti, ovvero: si sente subito il profumo dell’uva mettendo al naso questo vino rifermentato in bottiglia dall’aspetto giallo paglierino leggermente velato. Le spiccate note di mela, agrumi, timo e altre erbe aromatiche lo rendono interessante fin dal naso, in bocca è molto fresco, quasi acidulo, ritorna la frutta prima di proseguire verso un finale sapido e piacevole. 9 euro

Quota 101Fior d’arancio Spumante, Colli Euganei Fior d’arancio Igt
Moscato giallo 100%. Giallo paglierino con riflessi dorati, il perlage è fine e persistente, il profumo è intenso e citrino; il suo sapore è dolce, ma equilibrato, è vivo, fresco e dinamico con un lungo finale aromatico. Il produttore lo consiglia per un abbinamento particolare: con un film di Hayao Miyazaki, La Città Incantata. 9 euro

VignaltaGemola, Colli Euganei Rosso Doc 2011
Merlot 70%, Cabernet Franc 30%. Prodotto solo nelle annate migliori da uve coltivate dal vigneto sul Monte Gemola, è un blend figlio di un terreno vulcanico che conferisce al vino potenza, struttura, ma allo stesso tempo un’eleganza che colpisce soprattutto in bocca. Al naso si sente tutta la concentrazione fruttata e speziata dei vitigni. 27 euro

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© Riproduzione riservata - 24/05/2016

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