Ripasso

Ripasso

È una pratica di cantina, tradizionale in Valpolicella, che consiste nel provocare una seconda fermentazione nel vino ripassandolo sulle vinacce di uve passite dalle quali si è ricavato l’Amarone. La rifermentazione conferisce al vino una maggior intensità di colore, una superiore complessità olfattiva e una grande ricchezza di estratti. La tecnica è simile al “governo” che si praticava in Toscana per ammorbidire il Chianti d’annata facendolo rifermentare sulle uve passite. Caduto in disuso, il ripasso era stato riesumato nel 1964 per creare il Campofiorin dalla Masi, che contemporaneamente aveva registrato i marchi esclusivi “Ripasso” e “Vino di ripasso”, entrando così in conflitto con i numerosi produttori della zona che ritenevano non brevettabile una pratica così largamente diffusa. Ma nel gennaio 2006 la Masi ha messo fine alla disputa, donando i marchi alla Camera di commercio di Verona affinché li utilizzi colletti-vamente. Bello, no? Peccato che in politica non funzioni: neanche col ripasso su ministri passiti il governo troverebbe l’accordo per legiferare.


© Riproduzione riservata - 16/04/2010

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