Prosecco

Prosecco

Suggerito da Gianni Zonin e attuato dalla Regione Veneto, il piano per salvare il Prosecco dalle imitazioni straniere è degno di Niccolò Machiavelli. Di che cosa si tratta? Il successo di questo spumante che nasce tra Conegliano e Valdobbiadene (oltre 57 milioni di bottiglie per un valore di 370 milioni di euro) fa gola anche fuori dei confini italiani: nell’Est europeo, soprattutto in Romania, sono stati impiantati enormi vigneti pronti a inondare il mondo con fiumi di Prosecco. Come impedirlo? Prosecco è il nome di un vitigno e può essere usato dovunque da chiunque. Ma se il vino avesse una denominazione geografica gli stranieri non potrebbero utilizzarlo. E allora? Allora si è scoperto che probabilmente questa varietà ha preso nome dalla località Prosecco presso Trieste (dove si coltiva con il nome di Glera). Basta perciò estendere la Doc a tutte le zone del Veneto e del Friuli in cui è autorizzata la sua coltivazione facendo esplicito riferimento a quella località e si otterrà la tutela internazionale: chi userà abusivamente la parola Prosecco verrà fatto secco.


© Riproduzione riservata - 15/04/2010

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