Senza confini Senza confini Emanuele Pellucci

L’Italia torna da Mundus Vini 2019 con 678 medaglie

L’Italia torna da Mundus Vini 2019 con 678 medaglie

Anche quest’anno Italia sugli scudi al concorso internazionale Mundus Vini dove i nostri vini si sono aggiudicati 678 medaglie di cui ben 12 gran oro, 312 d’oro e 354 d’argento.

Un bell’exploit che fa seguito anche al primato dei campioni in concorso (1.856 dall’Italia) e che permette ancora una volta ai nostri prodotti di essere i protagonisti assoluti nell’importante competizione enologica tedesca. Dall’Amarone della Valpolicella, passando da etichette famose quali Barolo e Chianti Classico, fino al premiato Prosecco Spumante e a grandi vini rosati e bianchi, l’Italia si è confermata protagonista indiscussa nel confronto internazionale.

Ventiquattresima edizione di successo

Giunto quest’anno alla 24esima edizione, il concorso organizzato dalla Meininger Verlag, la più importante casa editrice specializzata nel settore dell’enogastronomia, ha visto anno dopo anno incrementare sempre di più il numero dei vini e dei Paesi partecipanti.

Spring session in vista di Prowein

Fondato nel 2001, è proprio in virtù di questo trend in continua ascesa che ha convinto quattro anni fa gli organizzatori, guidati dal patron Christoph Meininger, a sdoppiare il concorso: in febbraio la spring session e in settembre (come da tradizione) la summer session. Nel primo caso si è voluto andare soprattutto incontro ai produttori che chiedevano di partecipare con i vini medagliati alla Prowein di Düsseldorf, ospitato in un apposito spazio dedicato appunto a Mundus Vini. Considerando le due sessioni, nel 2018 i campioni partecipanti hanno sfiorato le 12 mila unità, risultando tra le competizioni enologiche più partecipate al mondo.

I giudici al lavoro

Oltre 7.000 i vini in degustazione

Sede del concorso è la cittadina di Neustadt an der Weinstrasse, nella regione tedesca del Palatinato, dove i vigneti si susseguono per chilometri e chilometri. Una strada del vino che attraversa piccoli villaggi che ospitano le cantine anche di prestigiose aziende. Ebbene, in questa sessione primaverile, dove le degustazioni si sono svolte nell’arco dell’intera settimana scorsa, i vini partecipanti sono stati 7.182 provenienti da una cinquantina di Paesi dei cinque continenti. Etichette valutate da una giuria composta da circa 260 esperti internazionali tra enologi, sommelier, buyer e giornalisti suddivisi in una sessantina di commissioni.

Sul podio Italia, Spagna e Francia

La perfetta organizzazione ha permesso di diramare i risultati dei vini premiati a distanza di soli due giorni dalla conclusione del concorso. In totale sono state assegnate 2.882 medaglie (37 gran oro, 1.487 d’oro e 1.358 d’argento) pari a circa il 40% dei campioni in concorso. Dietro all’Italia troviamo la Spagna (623 medaglie complessive), la Francia (343), il Portogallo (295) e la Germania (243). In fondo alla classifica troviamo la Cina, l’Egitto e la Slovacchia con un riconoscimento ciascuno.

La sede del concorso

12 Grand Gold all’Italia

I vini del Belpaese che hanno meritato la gran medaglia d’oro a Mundus Vini 2019 sono:

Vigneti Villabella – 2009 Francastor Classico Riserva Amarone della Valpolicella DOC
Silvio Carta – 2001 Vernaccia di Oristano DOC Riserva
Scriani – 2013 Carpanè Corvina Veronese
San Fabiano Calcinaia – 2016 Chianti Classico DOCG “San Fabiano Calcinaia” BIO
Silvio Carta – 1968 Vernaccia di Oristano DOC Riserva
Gerardo Cesari – 2015 Amarone della Valpolicella Classico
Ca dei Frati – 2011 Pietro dal Cero Amarone della Valpolicella
Zenato – 2013 Cresasso Corvina Veronese
Muri-Gries – 2016 Lagrein Riserva Alto Adige DOC Abtei Muri
Otri del Salento – 2015 Oltre Salice Salentino Rosso Riserva
Podere Colle Castagno – 2015 Colle Castagno Toscana Igt
Fattoria La Vialla – 2009 Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Riserva DOC

Il Veneto protagonista a Mundus Vini 2019

Tra le regioni del Belpaese la spunta il Veneto con ben 168 medaglie (5+86+77), seguita a distanza dalla Toscana con 116 (3+58+55) e dalla Puglia con 95 (1+46+48). Troviamo poi la Sicilia (57 complessive), l’Abruzzo (44) e il Piemonte (40). Per quanto riguarda le aziende pluridecorate, la toscana La Vialla si è aggiudicata una medaglia gran oro, 10 d’oro e 3 d’argento. Consistenti exploit hanno fatto Mezzacorona (31 medaglie di cui 12 d’oro) “incoronata” quale miglior produttore italiano, e Farnese (27 di cui 14 d’oro). Successo anche di Sartori (11+4), Roberto Sarotto (8+6), Caviro (7+5) e Torrevento (6+5). Ottimi i risultati ottenuti anche dai vini di Cavit, Cantina Valpolicella di Negrar, Bertani Domains e Zenato. Tutti i risultati sono consultabili qui: www.meininger.de/it/mundus-vini/medaglie.

Il commento di Wolf

Christian Wolf, responsabile delle degustazioni di Mundus Vini, ha così commentato il risultato della partecipazione italiana: “Anzitutto siamo lieti che anche quest’anno i vini italiani abbiano partecipato così numerosi. La conclusione cui sono giunti i nostri esperti attraverso gli assaggi è univoca: nonostante Paesi vitivinicoli in forte crescita, l’Italia è ancora la meritata vincitrice ufficiosa del confronto internazionale. Spumanti straordinari, raffinati bianchi e vini famosi come Barolo, Chianti e Amarone della Valpolicella costituiscono una varietà italiana impressionante”.

A ProWein i vincitori del concorso

I vincitori della sessione primaverile saranno presentati al pubblico durante la ProWein di Düsseldorf (17-19 marzo). Il primo giorno di fiera, nell’ambito di una premiazione, il consiglio di amministrazione di Mundus Vini onorerà i vitivinicoltori i cui vini sono stati insigniti di riconoscimenti speciali. Tra questi, un Barolo dell’azienda agricola Roberto Sarotto e un Chianti della Frescobaldi (quali migliori vini della loro categoria), oltre a riconoscimenti alle aziende Cantina Tramin, Fattoria La Vialla e Bertani Domains.

Nella foto di apertura: i giudici di Mundus Vini 2019

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© Riproduzione riservata - 27/02/2019

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