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Il ricordo di Pino Khail

Il ricordo di Pino Khail

Il nostro direttore e fondatore Pino Khail ci ha lasciati all’alba dello scorso 29 marzo. Aveva dedicato metà della sua vita alla creatura più amata, questa rivista. Il primo numero uscì nel gennaio 1974 e da allora il mondo del vino italiano non è più stato lo stesso. La passione e la carica creativa di Pino Khail travolsero il settore. Lo confermano i ricordi raccolti in queste pagine (perdonateci, non c’era spazio per tutti), che raccontano di un ottimo imprenditore e soprattutto di un gentiluomo.  Ripercorriamo le tappe salienti della nostra storia e lo salutiamo così, con commozione e infinita gratitudine.

“Sempre più in alto… come il notissimo slogan che aveva creato per la grappa Bocchino. Oggi sappiamo che Pino Khail è davvero sempre più in alto”.
Cesare Pillon

“Pino Khail è stato per 40 anni al servizio del vino italiano. Per primo è riuscito a riunire attorno alla sua Civiltà del bere un gruppo di imprenditori, superando gli individualismi, lo spirito anche di reciproco sospetto che esisteva tra noi”.
Piero Antinori

“Mi mancherà tantissimo l’amicizia che per molti anni ci ha unito. L’enologia italiana perde ancora una volta un grande uomo a cui tutti noi dobbiamo molto”.
Nicolò Incisa della Rocchetta

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Grappa Bocchino sigillo nero con Mike Bongiorno. Per questo prodotto Khail aveva ideato lo slogan: “Sempre più in alto”

“Ho conosciuto Pino Khail – che non ho mai chiamato così, sempre direttore – nel 1974. Mi aveva telefonato Vincenzo Buonassisi, raffinato giornalista di costume al Corriere della sera, domandandomi se fossi interessato a collaborare con una rivista di vino. Una rivista che ancora non c’era, precisò, ma che sarebbe sicuramente stata molto bella. Allora ero redattore in un quotidiano milanese del pomeriggio, seguivo i casi più sensazionali di cronaca nera e terrorismo. Erano gli anni di piombo. Accettai, mi indicò i servizi da fare – il primo nel Piacentino, dove un viticoltore aveva scoperto grappoli di Picolit nei suoi filari, il secondo nella giovanissima e smaniante Franciacorta – e poi consegnavo i dattiloscritti in via Baldissera, prima sede della rivista che non c’era, in attesa del fatale numero zero. E un pomeriggio Vincenzo, che passava da maestro i miei pezzi, mi presentò il direttore e in seguito arrivò anche Civiltà del bere, con la prima copertina che riportava un fiammeggiante disegno di Aligi Sassu, concepito per l’occasione. Una rivista smilza, allora, rispetto a quelle che sarebbero seguite nel tempo, spesse come l’elenco telefonico di una piccola città, ma ne ero orgoglioso. Mi sembrava, ed era, effettivamente bellissima, anche per un semplice collaboratore esterno come me. Autorevole e veramente nuova in tutto, nei contenuti, nella grafica, nelle inchieste”.
Bruno Donati

“Nessuno, prima di lui, era riuscito a mettere su un aereo 40-50 tra i più importanti produttori italiani, molti dei quali si guardavano in cagnesco e neppure si salutavano, per farli diventare un gruppo di amici tesi a uno scopo comune: l’affermazione del vino italiano nel mondo. Durante le manifestazioni nel mondo, Pino costringeva tutti i pur qualificati e titolati a provare, davanti a tutti, e a ripetere i discorsi ufficiali, cronometrando i tempi; prodigo di consigli e di suggerimenti, con l’intento che la manifestazione sortisse in uno splendido successo. Dopo i primi eccellenti risultati, abbiamo imparato tutti a riporre grande fiducia nel nostro  “asburgico” condottiero, e poiché eravamo sempre, più o meno, le stesse persone,  si è cominciato a parlare di  “ Circo Khail”, che si spostava qua e là nel mondo, condotto dal suo “Grande Domatore” come affettuosamente abbiamo preso a chiamarlo! Dopo New York, San Francisco, Los Angeles, Montréal, Toronto, Vancouver, ci sono stati i mercati asiatici (Hong Kong, Tokyo, Osaka,  Bangkok) e le principali città d’Europa. E poi ci sono state le manifestazioni durante le fiere, VinoVip Cortina: ogni evento curato da Khail è stato partecipato e seguito, poiché la sua ormai indiscussa professionalità è stata sempre garanzia di successo; la sua organizzazione maniacale ha sempre portato al risultato. Non vorrei altresì trascurare i suoi meriti come giornalista e come direttore di Civiltà del bere, rivista che ha veramente rappresentato un’epoca, con la collaborazione di importanti giornalisti (Vincenzo Buonassisi, Alfredo Ferruzza, ecc.). I suoi predicozzi, sempre centratissimi, sui problemi del momento, erano un punto fermo. Persona leale e corretta, poneva i trasporti emotivi sempre nell’ambito di una professionalità e di una chiarezza esemplare. Caro Pino, noi che ti abbiamo stimato e seguito (e amato) serberemo di te un grande ricordo. Le vigne del cielo saranno in festa per il tuo arrivo, e ti riserveranno certamente l’accoglienza che ti sei meritato con la tua vita di lavoro e di impegno speso in questo settore. Il tuo contributo all’affermazione e alla valorizzazione del vino italiano nel mondo è stato fondamentale e merita attestazione imperitura. Le leggi della vita sono inesorabili, ed è giunto purtroppo il momento di dirti addio, unendoci al cordoglio dei tuoi familiari. Ti valga la riconoscenza di ognuno, per il tuo lavoro, che non è trascorso invano!”.
Ezio Rivella
“Ci si conosceva da tanti anni, si può dire che Civiltà del bere è cresciuta insieme alla nostra azienda e sentimenti di amicizia e stima erano tra noi particolarmente radicati. Pino resterà con noi adesso solo con il suo ricordo di una persona onesta, intelligente, professionale, e specialmente amica”.
Vittorio Frescobaldi

“Conobbi Pino Khail di persona quando si inventò quella ormai mitica avventura di andare a New York nell’81 a partecipare all’inaugurazione della nuova sede dell’Ice a Park Avenue e a regalare il quadro di De Chirico all’Enoteca dell’Ice. Avevo 25 anni e allora mi occupavo di produrre e vendere il Chianti dell’azienda di famiglia. Fu per me l’esordio in pubblico e lui fu molto gentile e aperto. Di questo accadimento serberò per sempre il ricordo e lui era il protagonista della scena”.
Francesco Bonfio, presidente di Vinarius

“Volavamo sull’Atlantico in un pomeriggio dell’89, nell’atmosfera elegante e prestigiosa di Alitalia quando, un po’ pionieri del tempo, stavamo per affrontare la mitica terra d’America e proporre con emozione e orgoglio i nostri vini poco o per niente conosciuti. ” Flavors of Italy”, a New York e Los Angeles, divenne teatro di mille nostre conversazioni fra idee diverse o condivise, ma subito di stima, simpatia e affetto che sarebbero accresciuti nel tempo attraverso molte altre occasione di lavoro insieme. Lo vedo davanti a me con quell’incedere un po’ondulato nella grande signorilità del portamento, con parole misurate fra serietà profonda e ironia raffinata, dal sorriso benevolo e silenzioso a significare, magari, una certa contrarietà senza mai voler turbare od offendere.
Pino Khail, anzi, il “Dott. Khail”, non è scomparso, è solo partito per una nuova terra da “colonizzare” sul valore straordinario del pianeta Vino: stiamo molto attenti perché ci osserva anche da lontano, nulla gli sfugge e, scuotendo il capo come spesso faceva, ci riprende e ci stimola con la sobrietà e la misura del Gran Signore qual era”.
Pia Donata Berlucchi

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Il direttore insieme all’editore di Class Paolo Panerai

“Sono più di 35 anni che conosco Pino. Trentacinque anni nei quali abbiamo fatto tante belle cose insieme. Spesso innovative e mai fatte da altri. Ricordo, come fosse ieri, quando nel 1976 sono andato a prenderlo al Waldorf Astoria nel suo primo viaggio a New York quale nuovo editore di Civiltà del bere e come siamo subito diventati amici e come ci siamo lanciati nella grande avventura americana del vino italiano.
In tutti questi anni le nostre vite si sono intrecciate così come i tanti progetti portati avanti insieme. In queste tristi ore sono andato a sfogliare i vecchi numeri di Cdb e ho rivisto le nostre foto: le prime dove sembriamo dei ragazzini e poi quelle sempre più recenti segnate dal passare degli anni. Qualche volta abbiamo anche avuto opinioni diverse ma la grande stima e amicizia personale è sempre stata immutata e fra di noi c’è sempre stata una confidenza quale vi può essere solo fra grandi amici. Pino mi mancherà molto così come son certo mancherà a moltissima gente ed è per questo che lo vogliamo qui ricordare. Pino è stato un grande faro e un punto di riferimento per il vino italiano che ha radicalmente contribuito a modificare e migliorare, creando una  grande unità di intenti e uno spirito di corpo fra i produttori che prima non esisteva. Tanti, sia in Italia che in America che nel resto del mondo, gli dovranno essere grati per tutto quello che ha fatto per questo settore. L’opera di Pino, sia come giornalista che come organizzatore di eventi di particolare importanza, ha grandemente avvantaggiato il vino italiano. Pino lascia un grandissimo vuoto che non sarà facilmente colmabile.
Ciao Pino, ci mancherai…”.
Lucio Caputo

“La prima volta che lavorai con Pino fu a Londra nel 1997, in occasione di una degustazione di SuperTuscans, ed ero molto preoccupato nell’organizzare l’evento con Khail. Poi le occasioni d’incontro furono innumerevoli, sempre nel rigore di una professionalità senza eguali, sempre nel segno della passione per il vino, sempre nel segno di una grande umanità. Grazie Pino”.
Stefano Raimondi

“Ricordo i primi viaggi con Pino Khail negli Stati Uniti, le passeggiate per le strade di New York dove lui mi diceva dell’importanza di fare sistema tra produttori a favore del vino italiano, la necessità di eliminare la burocrazia e tanti altri suggerimenti e considerazioni. Tutti argomenti di cui oggi mi trovo a parlare nei miei incontri come esponente dei vari organismi che rappresento”.
Lamberto Vallarino Gancia

“Pino Khail, un triestino che ha guidato con la penna e con le sue iniziative editoriali il Rinascimento dell’enologia italiana. Lo ricordo anche per quanto gli devo nell’avermi accolto, fino alla mia forzata rinuncia, in Civiltà del bere…”.
Baldovino Ulcigrai

“Una persona preziosa, un amico sincero per mio padre, un uomo con straordinarie doti umane. Mio padre, Giacomo Tachis, è stato molto scosso da questa notizia”.
Giacomo, Maria e Ilaria Tachis

“Una mancanza che quasi non si pensava possibile, abituati ad averlo sempre presente, parte del nostro mondo.
Stavo per spedirgli il mio libro, con una dedica in cui lo ringraziavo di tutto quello che ha fatto nei nostri anni d’oro da pionieri, tempi bellissimi e fonte di amicizie, e dell’immagine di un made in Italy al quale Pino ha dato davvero tanto”.
Teresa Severini Lungarotti

Abbiamo appreso con profonda tristezza della scomparsa del caro amico dottor Pino Khail che ricordiamo con grande simpatia e nostalgia”.
Gianni e Silvana Zonin con Domenico, Francesco e Michele

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Pino Khail con Lucio Caputo, Stefano Raimondi dell’Ice e Leonardo Agueci, presidente dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino di Palermo

“Senza Pino Khail, la Pio Cesare non sarebbe stata quello che è”.
Pio Boffa

“Ricordiamo in Pino un amico e uno dei più importanti artefici della qualità, dell’immagine e della credibilità del vino italiano nel mondo”.
Sandro Boscaini

“A Pino Khail dobbiamo la nostra riconoscenza: il suo operato ha giovato tantissimo al vino italiano perché ha fatto capire al mondo americano, dove i media erano infarciti di cultura francese, che esisteva anche una élite di nostri prodotti”.
Franco Biondi Santi

“Prepararsi al Vinitaly sapendo che non lo vedremo è veramente triste. Ci mancherà, vi mancherà e il ricordo della grandi degustazioni a Verona sarà indelebile…”.
Alessio Planeta

“Definire Pino, come tutti noi lo chiamavamo, il direttore e fondatore di Civiltà del bere, una delle riviste più autorevoli e storiche del settore, potrebbe sembrare riduttivo. Pino è stato un amico, un giornalista e un esperto, un infaticabile organizzatore e un insostituibile consigliere, che ha scritto una pagina indelebile e peritura di una grande parte del vino italiano degli ultimi 40 anni, aiutandolo a crescere e a essere l’esempio che tanti ci invidiano e ammirano nel mondo. Grazie Pino, grazie della tua amicizia, delle critiche, dei consigli. Veronafiere, Vinitaly, tutti noi non ti dimenticheremo e sapremo trovare il modo a te più vicino per mantenere sempre viva e attuale la tua vita operosa e ricca di idee”.
Ettore Riello, presidente di Veronafiere

“Ogni primavera, ogni Vinitaly, lui dimostrava d’essere un pioniere”.
Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere

“…Questo infatti è il primo Vinitaly senza Pino Khail. Triestino, 83 anni, nel 1974 fondò Civiltà del bere che ora è tutta nella testa e nelle mani di suo nipote Alessandro Torcoli. Pino era un elegante, disincantato signore che sapeva usare il linguaggio del vino per aiutare il settore a crescere. Faceva sistema e parlava bene di tutti perché sapeva trovarne il motivo, piuttosto taceva o sussurrava qualcosa. Virtù rarissima in questo ambiente (in tutti per la verità in Italia)”.
Paolo Marchi

“Profondamente addolorati per la scomparsa dell’amico di Cortina, dottor Pino Khail”.
L’amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo

“Ha lasciato un immenso vuoto, rimpianto, nostalgia per le sue ricche doti professionali e umane”.
Antonio Calò, presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino

“Esprimo le mie più vive e sentite condoglianze a nome dell’Istituto, del direttore Cartabellotta per la scomparsa del suo carissimo congiunto, uomo sempre fortemente impegnato alla promozione dell’enologia siciliana”.
Leonardo Agueci, presidente dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino

“…Ho pianto. Quando ho appreso la notizia ho pianto. Ho perso un grande amico del mondo del vino…”.
Ambrogio Folonari

103 idee di Pino Khail

1974, gennaio: Roma – Nascita di “Civiltà del bere”
1977, maggio: New York – Presentazione di “Italian Wines & Spirits”
1978, ottobre: Düsseldorf  – Presentazione di “Bacchus”
1979, giugno: Londra – Presentazione della prima edizione inglese di “Italian Wines & Spirits”
1979, novembre: New York e Los Angeles – Presentazione dei “10 nostri magnifici ventenni”
1980, 20, 21 e 22 maggio: Vancouver, Toronto, Montreal – Wine Tasting
1981, 22-28 maggio: New York – “Un’opera d’arte all’enoteca. De Chirico”
1981, 29 novembre-7 dicembre: New York, Los Angeles e  San Francisco – Presentazione dell’annata 1971
negli Stati Uniti. Wine Tasting
1982, 13-19 marzo: “Il vino italiano nella Terra del Sol Levante”
1982, 30 novembre-2 dicembre: Amburgo – Presentazione dell’annata 1971
1983, 21-26 maggio: New York – “Due scuole, due stili, alla corte del San Domenico”
1983, 21-26 maggio: New York “Vini nuovi di produttori famosi”
1984, 8-23 marzo: Dall’Equatore alla Terra dei canguri – “Il vino italiano a Singapore e in Australia”
1984, 13-15 maggio: New Orleans – Il vino italiano alla WSWA
1985, 24 aprile: Chicago -(WSWA) “A celebration of Italian wine”
1985, 29 aprile: New York – (WSWA) “New wines by famous producers”
1985, 19 novembre: Londra -“Dal vigneto Italia 10 magnifici ventenni”
1985, 22 novembre: Amburgo – “Dal vigneto Italia 10 magnifici ventenni”
1986, novembre: “Sicilia ’86  – Il vino siciliano verso il 2000”
1986, 29 novembre-4 dicembre: New York – Serata di gala “Italian Wines & Food Institute”
1986, 2 dicembre: New York – “Windows on the World”
1987, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1987, 30 novembre-3 dicembre: New York – Serata di gala “Italian Wines & Food Institute”
1987, 2 dicembre: New York – “Windows on the World”
1988, 9-12 febbraio: Amburgo -Hotel Vier Jahreszeiten – “Il vino italiano nel tempo dell’ospitalità europea”
1988, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1988, 30 novembre-4 dicembre: New York – “Gala Italia”
1989, 19-23 giugno: Bordeaux – “Italie Grande Carte”
1989, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1989, 6-8 novembre: “Missione Scandinavia”
1990, 10-18 maggio: New York e San Francisco – “Il maggio del vino italiano”
1990, 24-26 settembre: Monaco di Baviera – Wine Tasting
1990, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1991, 24 aprile-2 maggio: Los Angeles e New York  – Barrel Tasting
1991, 24 aprile-2 maggio: Las Vegas – Wine Tasting alla WSWA
1991, 17-21 giugno: Bordeaux – “Italie Grande Carte”
1991, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1991, 23 novembre-4 dicembre: “Il vino italiano nel Paese del Sol Levante”
1992, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1992, 21-26 novembre: Berlino – Wine Tasting
1992, 21-26 novembre: Amburgo – Wine Tasting + Sangiovese
1993, 14 settembre: Copenaghen – Wine Tasting
1993, 16 settembre: Amsterdam – Wine Tasting
1993, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1993, 8 novembre: Monaco – Wine Tasting + Wine Tasting verticale “Nebbiolo”
1993, 10 novembre: Dresda – Wine Tasting
1994, 10 gennaio: Roma Hotel Hilton – Ventennale di “Civiltà del bere”
1994, 21 giugno: Montreal – Wine Tasting + Wine Tasting Sangiovese
1994, 23 giugno: Toronto – Wine Tasting
1994, 24 settembre: Francoforte – Wein Festival
1994, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1995, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1996, 10-12 giugno: Wiesbaden – Hotel Nassauer Hof
1996, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1997, 4-5 settembre: Cortina – 1° VinoVip
1997, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1998, 8-9 giugno: Londra – “SuperTuscany”
1998, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
1999, 8-12 aprile: Verona – Vinitaly “La salute nel vino”
1999, 2-3 settembre: Cortina – 2° VinoVip
1999, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
2000, 30 marzo-3 aprile: Verona – Vinitaly “I Vini del cuore di 10 giovani leonesse”
2000, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
2001, 6 aprile: Verona – Vinitaly “Tiro incrociato nelle praterie del successo”
2001, 6-7 settembre: Cortina – 3° VinoVip
2001, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
2002, 11-15 aprile: Verona – Vinitaly “Gala della Riconoscenza”
2002, 26-28 ottobre: Aldeno – Mostra dei Merlot d’Italia: “Merlot, la grande alternativa”
2002, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
2003, 27 febbraio-2 marzo: Palermo – “Sicilia Vino 2003: a Palermo un successo internazionale”
2003, 10-14 aprile: Verona – Vinitaly “Sei vitigni virtuosi, una domanda. Meglio soli
o bene accompagnati?”
2003, 4-5 settembre: Cortina – 4° VinoVip
2003, ottobre: 25-27 Aldeno – Mostra dei Merlot d’Italia: “Identikit di un nobile vitigno e dei suoi vini”
2003, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
2004, 2 aprile: Verona – Vinitaly “I migliori anni del nostro vino. Dopo il referendum … il tasting”
2004, 14 giugno: Milano – MiWine “Maremma la via Montenapoleone del vino griffato”
2004, 29-31 ottobre: Aldeno – Mostra dei Merlot d’Italia: “Protagonista a tutto campo. Il Merlot e i suoi mercati, tutte     le strade portano a lui”
2004, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
2005, 8 aprile: Verona – Vinitaly “2001 Odissea nel Terzo Millennio”
2005, 1-2 settembre: Cortina – 5° VinoVip
2005, 28-30 ottobre: Aldeno – Mostra dei Merlot d’Italia: “Il Merlot a tavola, partner di classe”
2005, 4-5 novembre: Vicenza – Salone del Vino Novello
2006, 7 aprile: Verona – Vinitaly Referendum Wine-Tasting “Il mondo elegge i vini mito”
2006, 12 giugno: Milano – MiWine “La grande Milano incontra i grandi artisti del vino”
2006, 12-14 giugno: Milano – MiWine “La rivincita dei Rosati”, 87 vini in degustazione
2006, 20-22 ottobre: Aldeno – Mostra dei Merlot d’Italia: “I giovani e il Merlot: un feeling imprevisto”
2006, 4-5 novembre: Vicenza – 1° Salone Best Buys (in contemporanea al 19° Salone nazionale
del Vino Novello)
2007 , 30 marzo: Verona – Vinitaly “Under 10: le grandi sfide dell’ultimo decennio”
2007, 7 maggio: Milano -“Emilia Romagna: le nuove frontiere dell’eccellenza” in collaborazione con Enoteca
Regionale Emilia Romagna
2007, 30-31 agosto: Cortina – 6° VinoVip
2007, 26-28 ottobre: Aldeno – Mostra dei Merlot d’Italia: “A tu per tu con gli autori del vino”
2007, 4-5 novembre: Vicenza – 2° Salone Best Buys (in contemporanea al  20° Salone nazionale
del Vino Novello)
2008, 3-7 aprile: Verona – Vinitaly “I grandi Rossi: vini mito del 1997”
2008, 20 e 26 maggio: Roma e Milano -“Emilia Romagna: le nuove frontiere dell’eccellenza” in collaborazione
con Enoteca Regionale Emilia Romagna
2008, 12 giugno: Berlino – Berlin Italian Wine Gala – “Il continente Sicilia nel Terzo Millennio”.
Seminario con l’Istituto Vite e Vino di Palermo
2008, 17-19 ottobre: Aldeno – Mostra dei Merlot d’Italia: “‘Single e ammogliati’ cioè ‘in purezza o in blend’?”.
2008, 4-5 novembre: Verona – Anteprima Novello
2009, 9 marzo: Milano – Officine del volo “Who’s Who in Wine – ItaliaVini 2009”
2009, 2-6 aprile: Verona – Vinitaly “Dodici Bianchi immortali”
2009, 3-4 settembre: Cortina – 7° VinoVip
2009, 23-25 ottobre: Aldeno – Mostra dei Merlot d’Italia: “I migliori d’Italia”
2009, 4-5 novembre: Verona – Anteprima Novello
2010, 8-12 aprile: Verona – Vinitaly “Le Blue Chips del vino italiano”

Vedi anche il post Uno strano Vinitaly senza di lui di Alessandro Torcoli


© Riproduzione riservata - 31/05/2011

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