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I Grosses Gewächs (GG), Grand Cru del vino tedesco

I Grosses Gewächs (GG), Grand Cru del vino tedesco

I Grosses Gewächs (GG) sono l’equivalente tedesco dei Grands Crus e provengono dalle aree produttive più vocate del Paese. La maggior parte dei Grosses Gewächs è a base Riesling – unica varietà ammessa per i GG di Mosella, Nahe, Mittelrhein. Ma altre zone produttive ammettono anche vitigni come Spätburgunder (Pinot nero), Lemberger, Silvaner, Grauer Burgunder (Pinot grigio), Weisser Burgunder (Pinot bianco), Roter Traminer e Chardonnay.

Riesling Grosses Gewächs: il vitigno superstar

Indubbiamente è il Riesling, il più celebre vitigno tedesco, il grande protagonista dei Grosses Gewächs. Si tratta di Riesling secchi, minerali, eleganti, dai profili più delicati, floreali e minerali, a stili più generosi, che virano al fruttato, con maggior struttura e impatto del legno. La distintiva acidità del vitigno è sempre presente, così come l’elegante, fine aromaticità conferita dal clima fresco e dalle vinificazioni a temperatura controllata.

Spätburgunder, la scommessa del futuro

Da tenere sotto occhio anche gli Spätburgunder. Due regioni fra tutte: Franken e Ahr, dove nascono Pinot noir eleganti. La valle del fiume Ahr è probabilmente il posto più nordico dove si coltiva Pinot nero, essendo situata oltre il 50° parallelo. La viticoltura nella zona si pratica dai tempi dei romani, ed è consentita dal microclima della valle e dall’esposizione a sud dei vigneti. La Germania punta molto sul Pinot nero: attualmente ne è il terzo produttore mondiale. I migliori Pinot nero tedeschi possono competere con quelli della Borgogna in termini di eleganza e complessità, ma hanno in più una nota di frutta matura, erbe aromatiche e una particolare mineralità dovuta ai terreni di ardesia su cui nascono, che gli conferiscono un carattere unico.

Le ultime annate dei Grosses Gewächs

Il 1° settembre di ogni anno vengono presentate ufficialmente le nuove annate dei Grosses Gewächs. La degustazione in anteprima, riservata alla stampa, si svolge a fine agosto nella bella cittadina termale di Wiesbaden. È una delle anteprime più attese, per la qualità dei vini e l’organizzazione. Le annate presentate durante il Tasting 2017 sono principalmente il 2016 per i bianchi e il 2015 e 2014 per i rossi. La vendemmia 2016 si conferma di alto livello, mentre la 2015 è stata proclamata dalla critica come una delle ultime migliori annate in Germania. Il 2014, più difficile, ha dato risultati qualitativi altalenanti, nei vigneti tedeschi come altrove in Europa.

 

Castello Rheinstein nel Mittelrhein

 

 

10 vini Grosses Gewächs da assaggiare (divisi per vitigni e regioni)

Silvaner, Franken

Questa regione sta guadagnando sempre più considerazione sia per il suo Pinot nero di grande eleganza e finezza, sia per l’autoctono Silvaner, vitigno spesso ingiustamente sottovalutato e oscurato dalla fama del Riesling. Himmelspfad Silvaner GG 2016 di Rudolf May è un vino rappresentativo del vitigno e del suo carattere: fresco, equilibrato e complesso.

Riesling, Mosella

Il territorio non ha bisogno di presentazioni. Qui nascono alcuni dei Riesling tedeschi più verticali, minerali e distintivi. Molte le bottiglie da assaggiare, a partire da Juffer Riesling Trocken GG 2016 di Fritz Haag: verticale, minerale e austero in bocca, al naso si presenta grazioso e raffinato, con delicate note floreali con una punta di mela verde.

Da provare anche il Juffer Sonnenuhr GG 2016, più intenso e penetrante, più generoso, con naso che vira verso il fruttato, allontanandosi dalle note floreali. Il vigneto viene menzionato per la prima volta nel 1605 e anche Napoleone lo contava tra le perle della Mosella. Assaggiandone i frutti si capisce bene il perché. Consigliato anche Graacher Himmelreich GG di Dr.Loosen: minerale e floreale, molto armonico e elegante.

Riesling, Saar

Un’etichetta su tutte: Kupp GG 2016 di Peter Lauer. A fermentazione spontanea, espressivo e coinvolgente. Esprime le caratteristiche che rendono il Saar unico nel panorama enoico mondiale: purezza, precisione, rigore, mineralità.

Riesling, Rheingau

Molto interessanti Jesuitengarten di Prinz von Hessen, vino nobile di nome e di fatto, e Schloss Johannisberg Silberlack, complesso e profondo, testimonianza unica della storia del vino tedesco (Schloss Johannisbergen è il più antico produttore di Riesling al mondo) e della grandezza dei suoi vini.

Riesling, Nahe

Nahe, una delle più piccole regioni vinicole tedesche, ha un suo carattere distintivo e singolare che la rende unica. Da provare il Riesling Goldloch GG di Joh.Bapt.Schäfer, a fermentazione spontanea e affinato in legno grande e acciaio, con intriganti note di sambuco al naso, speziato e minerale.

Riesling, Pfalz

Da assaggiare Kirschgarten GG 2016 di Philipp Kuhn, proveniente da vecchie vigne di Riesling coltivate su terreni calcarei, profilo olfattivo floreale con note di fiori di ciliegio e pesco, una buona struttura e tensione minerale.

Weisser Burgunder, Baden

La regione vitivinicola tedesca più meridionale è famosa per il suo Pinot nero, ma anche il Pinot bianco trova qui un terroir adatto. Da provare Doktorgarten di Staatsweingut Freiburg.

Spätburgunder (Pinot noir), Franken

Da assaggiare l’elegantissimo Sonnenstuhl di Schmitt’s Kinder, il nobile e complesso Schlossberg di Rudolf Fürst o il suo Hundsrück profumato e femminile con note di fruttini rossi, lampone, polvere di cipria. La regione offre delle splendide interpretazioni del vitigno, di notevole finezza e complessità, sostenute da una intrigante mineralità.

Spätburgunder, Ahr

Generalmente un po’ più concentrati dei Pinot della zona di Franken, quelli di Ahr hanno un colore più scuro e profondo e una maggiore struttura. La tecnica di vinificazione generalmente è quella borgognotta. I caratteristici terreni di ardesia conferiscono a questi vini un’intrigante mineralità, dando luogo a una interpretazione del Pinot nero singolare e distintiva. Da provare i cru Silberberg e Pfarrwingert di Meyer- Näkel.

La VDP

Questo acronimo sta per Verband Deutscher Prädikats und Qualitatätweinguter, l’ente che riunisce le 200 migliori aziende vitivinicole tedesche. Fondata nel 1910, la VDP é la più antica associazione di vini di qualità al mondo. Rappresenta l’élite della viticoltura tedesca e i requisiti per diventare membri sono severi. Non ci si può candidare e nemmeno acquistare la membership: si diventa soci esclusivamente per invito. La VDP fa regolarmente visite e ispezioni ai propri membri per assicurarsi che gli alti standard qualitativi dell’associazione vengano rispettati. Si valutano parametri quali le rese massime per ettaro, la posizione dei vigneti, i vitigni piantati, la qualità della cantina come impiantistica e igiene. Negli anni Novanta le aziende della VDP erano 161, da allora sono entrate 126 nuove e ne sono uscite 89. Oggi la VDP è composta da 199 aziende, che rappresentano il vertice della viticoltura tedesca.

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© Riproduzione riservata - 14/11/2017

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