Grappa

Grappa

Saltare sul carro del vincitore è uno degli sport più praticati in Italia. Non stupisce perciò che alcune distillerie siciliane abbiano chiesto per le loro acqueviti di vinaccia il riconoscimento ufficiale delle denominazioni Grappa di Sicilia e Grappa di Marsala. C’è da stupirsi, però, che l’abbiano ottenuto, e con una rapidità a cui la burocrazia italiana non ci ha abituati: avanzata nel novembre 2006, la richiesta è stata accolta il 17 dicembre 2007 dall’Unione Europea. Da allora la Trinacria è in festa: le due acqueviti isolane sono entrate nell’esclusivo club di cui fanno parte soltanto le grappe del Piemonte, di Barolo, della Lombardia, del Trentino, del Friuli e dell’Alto Adige. Ma saltare sul carro del vincitore è uno sport diffuso pure all’estero: del nome grappa si sono arbitrariamente impadroniti anche distillatori extra-europei. Con quali argomenti storico-geografici adesso potremo vietarglielo e ottenere l’esclusiva del nome grappa su scala mondiale? Dai, continuiamo a farci del male da soli.


© Riproduzione riservata - 15/04/2010

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