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Grande festa alla Court di Chiarlo

Grande festa alla Court di Chiarlo

Davvero ben riuscita la serata nel vigneto La Court di Michele Chiarlo. È ormai tradizione degli ultimi anni l’appuntamento estivo nel magnifico Parco artistico tra le vigne di Castelnuovo Calcea (Asti), ma quest’anno alcuni fattori fortunati hanno generato un’atmosfera magica e un successo strepitoso: brezza serale (dopo una giornata afosa), una spettacolare stellata (dopo un pomeriggio coperto di nuvole), alla fine i Chiarlo hanno stimato 1.300 visitatori, compresi molti bambini intrattenuti da un’animatrice mentre i “grandi” si degustavano prelibatezze e ottimi vini.

Il volantino dell'evento

Il volantino dell'evento nel vigneto La Court

Tema gastronomico della serata: il Buono in Vigna, con  simpatiche “disfide” tra prodotti italiani e squisitezze del resto del mondo. Ai piedi della collina il prosciutto jamon iberico de Belota ha gareggiato con il San Daniele, mentre lo stilton inglese si è confrontato con il nostrano gorgonzola. Sempre in tema di formaggi, il “grande classico” tra Italia e Francia non poteva mancare, mentre la Nuova Zelanda ha messo in campo in campo la ricciola (contro il salmerino in carpione) e il Portogallo il tonno obeso atlantico (versus le acciughe di Messina). Spazio anche per i dolci, con l’austriaca sacher a giocare un’ardua partita contro il gelato artigianale “Giovine”, favorito dal “fattore clima” che ha fatto pazientemente passare la lunga fila di persone in attesa di accaparrarsi l’agognato, ottimo cono. Infine, il derby tutto italiano ha messo di fronte la farinata con la focaccia di Recco, mentre alla sommità della collina La Court, nel sito dell’Aria animato dalle magnifiche note di un violino, il Barolo Chinato, servito con il cioccolato, faceva giustamente “partita a sé”, regalando una soddisfazione rara a chi si è avventurato fino in cima, guidato dalla tenue luce delle lampade a olio lungo i filari e dall’imponente figura dei cipressi illuminati ad arte.

Ad accompagnare magnificamente queste prelibatezze, naturalmente, tutti i vini della ricca famiglia Chiarlo, compreso l’ultimo Metodo Classico Cuvèe Pietro Chiarlo, Blanc de Blancs frutto dell’uvaggio di Cortese del comune di Gavi e Chardonnay del comune di Agliano (affinato per 6 mesi in tonneaux da 700 litri), che riposa per ben 30 mesi sui propri lieviti.

Appuntamento nel 2011: da non perdere.

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© Riproduzione riservata - 23/07/2010

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