Elegante e complesso: è il Poggio alle Nane di Le Mortelle

Elegante e complesso: è il  Poggio alle Nane di Le Mortelle

Il cru de Le Mortelle, la tenuta maremmana della famiglia Antinori, esce con il 2017. La nuova annata si distingue per la finezza aromatica e tannica donata da un Cabernet Franc che ha goduto di una stagione molto favorevole. Cabernet Sauvignon e Carmenère completano il blend.

A fine gennaio è entrata in commercio la nuova annata del Poggio alle Nane, Maremma Toscana Doc, il cru de Le Mortelle, la tenuta che Marchesi Antinori possiede nella zona di Castiglione della Pescaia, sul litorale grossetano. Un 2017 di grande interesse che grazie al Cabernet Franc di quest’annata ha impresso al Poggio alle Nane una grande eleganza aromatica e tannica.
Come per gli altri rossi della tenuta (Botrosecco e Ampio delle Mortelle), anche Poggio alle Nane è l’espressione delle varietà internazionali coltivate in questa zona. In particolare Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Carmenère, mentre tra i vitigni a bassa bianca troviamo il Viognier affiancato da Vermentino e Ansonica. Qual è il motivo per cui queste varietà rosse si esprimono ad alti livelli in un territorio così particolare? Lo abbiamo chiesto al direttore della tenuta Onofrio Viscione.

Il sole de Le Mortelle bacia il Cabernet Franc

«Le condizioni pedoclimatiche de Le Mortelle», spiega Viscione, «sono ideali soprattutto per la coltivazione del Cabernet Franc. La grande quantità di luce solare, intensa e indiretta, alimenta infatti le vigne e ammorbidisce i tannini rendendoli vellutati. Questi elementi favoriscono una crescita dei grappoli regolare e ottimale fino alla perfetta maturazione, dando uve ricche di polifenoli. Nascono quindi vini Cabernet Franc estremamente eleganti in cui si evidenziano note di pepe bianco che si mescolano a un frutto di mirtilli, ribes e violetta, uniti a delle note di menta».

La barricaia

Condizioni ideali anche per Cabernet Sauvignon e Carmenère

Caratteristiche che si ritrovano anche nella maturazione del Cabernet Sauvignon. Dice il direttore della tenuta: «Anche se è un vitigno tardivo, a Le Mortelle riesce a esprimere tutta la sua personalità, che si ritrova nel Poggio alle Nane, donandogli tipiche note di frutta nera matura, struttura e raffinatezza. Quanto al Carmenère, le cui vigne hanno un’esposizione est-ovest per sfruttare il maestrale pomeridiano, la ricchezza di scheletro in superficie tende a mantenere il calore e permette un buon drenaggio delle acque in eccesso, accentuando i fenomeni di stress termo-idrici estivi. Tutte condizioni ideali per questo vitigno, conosciuto per la sua maturazione difficile».
Tornando al Poggio alle Nane 2017, l’andamento climatico è stato caratterizzato da un inverno mite, da una primavera calda e asciutta e da un’estate con temperature al di sopra della media stagionale. La vendemmia, leggermente anticipata, si è conclusa ai primi
di ottobre con il Carmenère. La macerazione delle uve è durata circa 20 giorni, seguita dalla malolattica e dall’affinamento in legno di rovere francese per circa 16 mesi.

Realizzato in collaborazione con Le Mortelle.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 2/2020. Acquista

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© Riproduzione riservata - 31/05/2020

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