Difetti del vino

Difetti del vino

Sono tutte quelle caratteristiche, facilmente rilevabili dagli organi sensoriali umani, che senza essere necessariamente manifestazioni di malattia menomano la validità del vino. Percepite dalla vista, per esempio, sono la torbidità, l’opalescenza, la velatura, la degradazione del colore, la consistenza oleosa; denunciati dal naso, dal palato e quasi sempre da tutt’e due, gli odori sgradevoli di muffa, d’aceto, di ridotto, di stalla, di svanito, di topo, di geranio, e i sapori altrettanto spiacevoli di tappo, di metallo, di mandorla amara. Percepiti soprattutto per via retronasale sono invece gli odori della serie empireumatica, che fanno parte anch’essi dei difetti del vino: soltanto quelli che ricordano il puzzo generato dalla combustione di sostanze organiche, però, perché parecchi altri costituiscono viceversa il pregio dei vini invecchiati bene: caffè, cioccolato, caramello, cuoio, goudron, tabacco, caucciù, pane tostato, pietra focaia. Anche il vino, insomma, può avere l’affascinante difetto dello strabismo di Venere.


© Riproduzione riservata - 28/08/2013

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