Denominazione

Denominazione

L’Italia è la patria del diritto ma anche del rovescio. Il Friuli Venezia Giulia, regione autonoma con competenza primaria in materia di agricoltura, si è sentita autorizzata a legiferare diversamente non solo dallo Stato italiano ma dall’Unione Europea per ciò che riguarda il Tocai. Ha stabilito cioè che questo vino, che per decisione comunitaria non può più chiamarsi con tal nome, riservato a quello ungherese cui appartiene di diritto, si chiami Friulano, com’era stato concordato, ma solo all’esportazione, e conservi in Italia la denominazione storica. Sarebbe il primo caso al mondo (lo Stato si è opposto) di un vino che cambia identità andando all’estero. Ma poiché il 90% di questo bianco viene consumato nel territorio nazionale (soprattutto in Friuli), è evidente che si tratta di una scappatoia per eludere la norma comunitaria. Una furbata all’italiana, ma della serie “Facciamoci del male”: come farà l’Italia a pretendere il rispetto delle sue denominazioni geografiche, Barolo, Barbaresco, Chianti, se non intende rispettare quelle degli altri?


© Riproduzione riservata - 16/04/2010

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