In Italia In Italia Elena Erlicher

Cortina VinoVip 2011: la 30 ore ampezzana minuto per minuto

Cortina VinoVip 2011: la 30 ore ampezzana minuto per minuto

Sono stati oltre 600 i professionisti e gli appassionati del settore che lunedì 5 settembre sono saliti al Rifugio Faloria sulle Dolomiti ampezzane per il tanto atteso gran finale di Cortina VinoVip: il Wine-Tasting delle Aquile. Qui, a 2100 metri, i 59 grandi produttori di VinoVip Classics hanno offerto personalmente in assaggio 268 vini e distillati, tra i quali ben 52 novità.

faloria 1

Erano oltre 600 i professionisti e gli appassionati che lunedì 5 settembre hanno partecipato al Wine-Tasting delle Aquile

Allegrini, Marchesi Antinori, Argiolas, Castello Banfi, Fattoria dei Barbi, Bertagnolli, Bertani, Franco Biondi Santi – Tenuta Greppo, Arnaldo Caprai, Carpineto, Castello di Querceto, Cavit, Cecchi, Chiarli 1860, Michele Chiarlo, Eugenio Collavini, Cottanera, Cusumano, Donnafugata, Falesco, Marco Felluga, Ferrari – F.lli Lunelli, Firriato, Ambrogio e Giovanni Folonari, Marchesi de’ Frescobaldi, Tenuta Gorghi Tondi, Gruppo Italiano Vini, Leone de Castris, Livon, Lungarotti, Piera Martellozzo, Masi Agricola, Cantine Pellegrino, Pio Cesare, Poderi di Capo d’Uomo, Planeta, Tenuta San Guido, Cantina Santadi, Sartori, Umani Ronchi, Valle dell’Acate, Villa Sandi, Zenato e Casa Vinicola Zonin erano le Cantine appartenenti al  gruppo “storico” di VinoVip, mentre le New Entry, cioè le aziende che per la prima volta hanno preso parte alla manifestazione, sono state: Cantine Due Palme, Gerardo Cesari, Curto, Fazio, Gianni Gagliardo, La Guardiense, Librandi, Masciarelli, Masseria del Feudo, Mastrojanni, Rivera, Le Tenute di Saiagricola, Tenute Al Bano Carrisi, Torrevento e Tramin. Nonostante la pioggia battente del primo pomeriggio che però durante la giornata ha lasciato anche spazio a qualche raggio di sole che ha reso fatata l’atmosfera attorno al Rifugio, addetti ai lavori e appassionati non si sono fatti sfuggire l’occasione di salire al Faloria per assaggiare una delle etichette presentate dai big della produzione vinicola italiana.

Challenge

Una delle novità più attese di VinoVip è stato il "Challenge" al Grand Hotel Miramonti Majestic

La 30 ore cortinese, organizzata da Civiltà del bere e ideata Pino Khail nel 1997, ha fatto registrare fin dal primo giorno il tutto esaurito, anche grazie alle tante novità in programma per questa ottava edizione: prima di tutto VinoVip Challenge, 14 nuove sfide dell’enologia protagoniste di un walking-around tasting (hanno partecipato le aziende Carvinea, Conti di Buscareto, Giovanni Ederle – San Mattia, Fertuna, Lanzara, Le Colture, Manaresi, Mottura, Sansonina, Tenuta Santa Maria Valverde, Terrazze dell’Etna, Terre di San Rocco, Vignenote, Zuani), la presentazione dell’aggiornamento dei dati Assoenologi sulla vendemmia 2011 e VinoVip Gourmet, cene durante le quali enologi affermati come Riccardo Cotarella e Graziana Grassini e produttori hanno presentato i loro vini in abbinamento alla cucina d’autore.

VipClub

Massimo Bernetti con la moglie Annalisa e il figlio Michele con lo chef Maurizio Aluotto al VipClub per la cena “Gioielli delle Marche nel tempio dei Vip”, dedicata alle etichette Umani Ronchi

Ma andiamo con ordine e cominciamo proprio con VinoVip Gourmet – Una città in verticale: quattro serate ideate per animare “di gusto” la vigilia della manifestazione. Sono stati coinvolti quattro tra i più apprezzati ristoranti di Cortina: Baita Fraina, Baita Piè Tofana, Tivoli e VipClub. Ciascuno è stato teatro di un incontro con enologi affermati o prestigiosi produttori di vino. Al ristorante VipClub l’anima della serata è stata la famiglia Bernetti della Umani Ronchi con un evento intitolato “Gioielli delle Marche nel tempio dei Vip”. I vini in assaggio erano Vellodoro, Pecorino Igt Terre di Chieti 2010; Casal di Serra, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc 2010; Cúmaro, Conero Riserva Docg 2007; Pelago, Igt Marche Rosso 2007 e il Vin di Visciola.

tivoli

Da destra, Riccardo Cotarella al Tivoli (per la cena “Riccardo Cotarella, un volo nel suo mondo”) con Piernicola Leone de Castris, Domizio Pigna, presidente de La Guardiense, Giuseppina Viglierchio, direttore commerciale, marketing e della comunicazione de Le Tenute di Saiagricola, Francesca Zanoni, responsabile della comunicazione di Bulgari, Antonio Bevilacqua delle Terrazze dell'Etna e Giancarlo Moretti Polegato di Villa Sandi

L’enologo Riccardo Cotarella è stato il protagonista della cena del Tivoli con una serata intitolata “Riccardo Cotarella, un volo nel suo mondo”. Il winemaker ha proposto in assaggio alcune delle sue creature: Vigna La Rivetta, Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg di Villa Sandi; Janare – Senete, Falanghina Guardiolo Doc 2010 de La Guardiense; Five Roses Anniversario, Igt Salento Rosato 2010 di Leone de Castris; Montiano, Igt Lazio 2005 della Falesco e Vino Nobile di Montepulciano Riserva Docg 2004 della Fattoria del Cerro.

Piè Tofana

Graziana Grassini alla Baita Piè Tofana per la cena dal titolo “Graziana Grassini, la paladina del Sassicaia ispirata dai venti dell’Argentario”. Con lei Camilla Grimaldi di Poderi di Capo d'Uomo, Filippo Polidori, responsabile relazioni stampa e marketing di Tenuta San Guido, e lo chef Eddy Calzà

Alla Baita Piè Tofana è andata in scena l’enologa Graziana Grassini con “Graziana Grassini, la paladina del Sassicaia ispirata dai venti dell’Argentario”. In assaggio: Africo Vintage, Igt Toscana 2010 e Africo, Igt Toscana 2010 di Poderi di Capo d’Uomo; Sassicaia, Bolgheri Sassicaia Doc 1999 e 2004 della Tenuta San Guido.

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Jacopo Biondi Santi alla serata “Biondi Santi: i custodi della tradizione” con Adolfo Menardi, che insieme al fratello chef Alessandro gestisce Baita Fraina

L’anima toscana dei vini Biondi Santi “Biondi Santi: i custodi della tradizione” è stata presentata alla Baita Fraina. In assaggio: Safiro, Igt Toscana 2008, Morellino di Scansano Docg 2008 e Sassoalloro, Igt Toscana 2007 del Castello di Montepò; Brunello di Montalcino Docg 2004 e 2006 di Biondi Santi – Tenuta Greppo e la Grappa di Morellino di Scansano.

assoenologi

Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi, presenta l'Anteprima sulla vendemmia 2011

Domenica 4 alle 14.30, al Grand Hotel Miramonti Majestic, bagnati da una pioggia beneaugurale, è cominciata ufficialmente la manifestazione con la presentazione dell’Anteprima sui dati della vendemmia 2011 da parte del direttore di Assoenologi Giuseppe Martelli che ha aggiornato i numeri divulgati a fine agosto con un deciso ritocco al ribasso. «Se saremo fortunati», come ha detto Martelli, «e settembre ci regalerà qualche provvidenziale pioggia potremo trovarci davanti a una vendemmia eccezionale» . Alle 16, nel salone delle Feste, 250 grandi produttori e professionisti del settore si sono confrontati su new media e nuove tecnologie per comunicare e vendere vino oggi.

talk-show

Al centro, la conduttrice di RaiUno Eleonora Daniele e Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere, che insieme hanno moderato il talk-show “Il viaggio di Bacco da Gutenberg a Zuckerberg - Il digital marketing oggi e domani”. Da sinistra, i relatori Antonella Dorno, managing director di AddCommunication, Ivano Cauli, amministratore delegato di OpenMind, Matteo Esposito, amministratore delegato di Imille

Questo è stato il tema al centro del talk-show, dal titolo “Il viaggio di Bacco da Gutenberg a Zuckerberg – Il digital marketing oggi e domani”. Sul palco sono saliti Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere, che ha aperto ufficialmente l’8° edizione della manifestazione; Ettore Riello e Giovanni Mantovani, presidente e direttore generale di Veronafiere, e Lamberto Vallarino Gancia, presidente del Consorzio Genius Vini, che ha organizzato con Civiltà del bere il talk-show. Eleonora Daniele, conduttrice di RaiUno (da quest’anno di Linea Verde), ha introdotto gli interventi degli esperti del settore che hanno spiegato le strategie migliori del digital marketing, ossia la promozione di un brand attraverso l’utilizzo di tutti i canali digitali al fine di raggiungere direttamente il consumatore finale. Matteo Esposito di Imille ha invitato a non sottovalutare il cambiamento di linguaggio di comunicazione che impone il successo di social network (come Facebook, Youtube e Foursquare) e blog. Ivano Cauli di OpenMind ha analizzato la complessa rete organizzativa che un’azienda deve adottare per un approccio vincente all’e-commerce. Antonella Dorno di AddCommunication ha parlato di vendite on-line e dell’importanza di costruire profili mirati per identificare il cliente finale ideale per ciascuna tipologia di prodotto. Stevie Kim, senior advisor del DG di Veronafiere, ha portato la sua esperienza sul network Linked.in che in modo efficace le ha permesso in pochi mesi di creare una rete di contatti internazionali tra professionisti del vino. Durante il dibattito è intervenuto anche Al Bano Carrisi, che ha parlato della sua esperienza di viticoltore per passione e tradizione (il cantante possiede una Cantina a Cellino San Marco, Brindisi).

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Enrico e Roberto Cerea del ristorante Da Vittorio di Brusaporto (Bergamo) hanno ricevuto il Premio VinoVip Classics dalle mani di Gianni Zonin

La serata è stata animata dalla cena di Gala, dove sono state offerte 134 etichette dei produttori di VinoVip in abbinamento a un menu d’eccezione creato dagli chef Enrico Cerea del ristorante Da Vittorio di Brusaporto (Bergamo) e Alessandro Cogliati del Duescale di Luino (Varese): insalatina di trota affumicata al tiglio con crescioni di ruscello al pino mugo, fichi blu e aria di zafferano (di Cogliati); mousse di baccalà con la sua trippa, risotto alla milanese con ossobuco al profumo di arancio e il leggendario “Buffet di dolci” (di Cerea).

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Alessandro Cogliati, chef del Duescale di Luino (Varese), ha meritato il VinoVip Challenge. Il riconoscimento gli è stato consegnato da Giovanni Mattia Ederle, il più giovane produttore del "Challenge". A destra Alessandro Torcoli e il giornalista Luigi Cremona

Durante il Gala sono stati conferiti tre importanti riconoscimenti: il Premio VinoVip Classics alla famiglia Cerea “per l’insostituibile sodalizio del grande vino italiano con la vostra Arte culinaria”; il Premio VinoVip Challenge all’emergente Alessandro Cogliati “con l’augurio di una carriera luminosa nel segno della grande enologia italiana”; il Premio Khail a Lucio Caputo, presidente dell’Italian Wine & Food Intitute di New York, per aver promosso e valorizzato il vino italiano nel mondo.

A Lucio Caputo, presidente dell'Italian Wine & Food Institute di New York, è andato il Premio Khail "per aver promosso e valorizzato il vino italiano nel mondo", come ha ricordato Ezio Rivella (al microfono), presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino

Lunedì 5 settembre, a partire dalle 10, al Miramonti, si sono susseguiti i due Siparietti, seminari-degustazione dedicati quest’anno alle Signore del vino siciliano e alla riscoperta dei vitigni italici in Puglia. Il primo, dal titolo “La Sicilia delle Donne conquista il mondo” organizzato con il patrocinio dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino di Sicilia, ha visto la partecipazione di 10 produttrici: Mariangela Cambria di Cottanera, Francesca Curto, José Rallo di Donnafugata, Lilly Fazio, Clara Sala di Tenuta Gorghi Tondi, Carolina Cucurullo di Masseria del Feudo, Caterina Tumbarello di Cantine Pellegrino e Gaetana Jacono di Valle dell’Acate.

siparietti

Lunedì 5 settembre, a partire dalle 10, nel salone delle Feste del Miramonti si sono svolti i Siparietti dedicati alle Signore del vino siciliano e ai vitigni italici in Puglia

Per Francesca Planeta e Vinzia Di Gaetano di Firriato, che non erano presenti per impedimenti imprevisti, hanno parlato Ornella Martellato di Planeta e il giornalista Nino Aiello. Tutti hanno raccontato la storia delle loro Cantine e offerto in assaggio le etichette bandiera davanti a un parterre di circa 200 degustatori. «Le nostre produttrici», ha precisato Dario Cartabellotta, direttore dell’Istituto, che insieme con Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere, ha moderato l’incontro, «hanno la capacità di saper raccontare e comunicare al mondo la diversità e la ricchezza vitivinicola dell’isola». Subito dopo la sala è stata prontamente riapparecchiata per il secondo Siparietto, dal titolo “Puglia: il paradiso dei vitigni italici”, dove 10 produttori hanno raccontato i loro capolavori a base di Aglianico, Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia. «In Puglia trionfano i vitigni cosiddetti italici, Primitivo e Negroamaro, quelli che più caratterizzano questa regione», ha commentato Antonio Calò, presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, che sempre con Alessandro Torcoli ha condotto la degustazione . Nella sala si sono alternati al microfono Melissa Maci di Cantine Due Palme, Luca Di Michele di Carvinea, Luigi Seracca di Castello Monaci (Gruppo Italiano Vini), Piernicola Leone de Castris, Stefano Ferrante di Masseria Altemura (Zonin), Barbara Mottura, Carlo de Corato di Rivera, Sergio Angioi di Tenute Al Bano Carrisi, Francesco Domini di Tormaresca (Antinori) e Francesco Liantonio di Torrevento.

Mentre ancora nel salone delle Feste si discuteva dei vitigni italici in Puglia, nella sala del Caminetto si sono aperte le porte di VinoVip Challenge, la novità più attesa della manifestazione: 14 nuove sfide dell’enologia protagoniste di un walking-around tasting. Si tratta di Cantine nate da una decina d’anni oppure guidate da giovani imprenditori (il più giovane ha appena 23 anni) o basate su progetti particolarmente innovativi. Qui circa 300 grandi produttori, professionisti e appassionati hanno potuto ascoltare direttamente dalla voce dei viticoltori nuove storie interessanti e i loro sogni e progetti per il futuro. Alle 15.30 tutti si sono avviati alla funivia per poter salire al Rifugio Faloria, dove si è svolto il mitico Wine-Tasting delle Aquile.

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© Riproduzione riservata - 07/09/2011

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