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Al Congresso Assoenologi si affrontano i cambiamenti climatici

Al Congresso Assoenologi si affrontano i cambiamenti climatici

Imparare a fare i conti con il clima avverso sta diventando una necessità per il vino italiano. Perché non prendere spunto da chi ha già vinto questa sfida? Il 68° Congresso Assoenologi, concluso ieri ad Alba, ha fatto incontrare i produttori delle Langhe e alcuni rappresentanti della “viticoltura estrema” di Stati Uniti, Argentina e Sudafrica. «Il confronto con queste esperienze serve ai nostri produttori e agli enologi per misurarsi con nuove realtà, trasformando le criticità in opportunità. Le mutate condizioni ambientali che da qualche anno si stanno registrando anche in Italia, con l’innalzamento dei picchi di temperatura, impongono a chi coltiva di adottare un approccio nuovo e più flessibile» ha spiegato Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi e promotore dell’incontro con il presidente Riccardo Cotarella.

Vigneti a Walla Walla, nello stato di Washington. Anche qui la viticoltura è minacciata dalla siccità e dalle temperature estreme

L’IRRIGAZIONE A PIOGGIA – La scarsità d’acqua è il nemico numero uno delle zone desertiche. L’enologo Alberto Antonini, argentino di origini toscane, ha raccontato come la sua società di consulenza Matura abbia vinto la sfida con la siccità nella zona di Mendoza e dell’Aconcagua, fra le vette più alte delle Ande; qui l’irrigazione dei vigneti avviene per scorrimento, in canali disegnati da architetti italiani. Anche i vigneti del Walla Walla (nello stato di Washington) subiscono alte temperature estive e i rigori del gelo invernale: Bob Bertheau, enologo direttore tecnico Chateau St. Michelle Wine Estate, ha spiegato l’importanza dell’irrigazione a pioggia, minuziosamente dosata. Lo stesso metodo ha riscosso grande successo in Sudafrica, fra le prime zone viticole a sperimentarlo: Len Knotze e Heinè Janse van Rensburg – rispettivamente direttore e responsabile viticolo della Namaqua Wines di Belville – hanno descritto le caratteristiche dell’irrigazione a pioggia. Una tecnologia innovativa, certamente esportabile in Europa e in Italia per contrastare i problemi delle annate particolarmente avverse.

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© Riproduzione riservata - 08/07/2013

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