Champagne De Saint Gall con Heres al Mudec

Champagne De Saint Gall con Heres al Mudec

Dopo Saint-Réol, Juillet-Lallement, Benoit Munier, Jean Milan e Corbon, anche Champagne De Saint Gall con Heres. La Maison entra a far parte del prezioso porfolio della società di distribuzione e importazione fondata alla fine del Duemila dall’imprenditore Cesare Turini.

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Ieri al ristorante Enrico Bartolini al Mudec è andata in scena la presentazione ufficiale degli Champagne De Saint Gall con Heres, in abbinamento alle creazioni dello chef bistellato che da pochi mesi si è trasferito dal Devero Hotel di Cavenago (Monza Brianza) al nuovo Museo delle Culture di Milano di via Tortona. Come ha spiegato Cesare Turini: «Questa collaborazione, partita all’inizio del 2016, è il frutto di un progetto importante, in cui crediamo molto. Abbiamo avuto modo di conoscere questa cooperativa virtuosa, che ci ha colpito sia per le sue straordinarie dimensioni, sia per gli straordinari vigneti, sia il potenziale di vin de Reserve».

Un patrimonio di 1.260 ettari: Champagne De Saint Gall con Heres

All’evento ha preso parte anche Philippe Rivet, direttore commerciale e marketing della Maison, che ha raccontato brevemente la storia del marchio: «Champagne De Saint Gall è stato fondato nel 1972 e oggi comprende 2.150 vigneron, proprietari di piccole porzioni di vigna per un totale di 1260 ettari. Di questi ben 760 sono classificati Grand Cru – dai villaggi di Avize, Cramant, Oger, Le Mesnil-sur Oger, Ambonnay, Bouzy e Ay – e 370 sono nell’area dei Premier Cru, come Vertus, Cumières, Villers-Marmery e Bèrgeres-Les Vertus». La superficie rappresenta quasi un quarto del totale delle uve dei 17 Grand Cru della Champagne e costituisce il più grande vigneto Grand Cru della regione. «Possediamo in tutto 12 diversi centri di produzione e la cantina moderna ad Avize, dove avvengono le vinificazioni rigorosamente separate per parcelle e per Cru».

13502061_486928211505203_1327290189206432219_nPremier Cru Brut Tradition

Il pranzo dedicato a Champagne De Saint Gall con Heres è cominciato con il Premier Cru Brut Tradition, uno Champagne d’assemblage a base Chardonnay della Cote des Blancs (70%) e Pinot noir (30%) vinificato in acciaio con malolattica svolta. Le basi sono del 2011, con una permanenza di 36 mesi sui lieviti e quasi 6 mesi di riposo dopo la sboccatura. Di grande finezza, si distingue per le sue piacevoli note floreali e agrumate, un fruttato croccante, sentori di erbe aromatiche, sfumature di burro e gesso.

Premier Cru Extra Brut Blanc de Blancs

Chardonnay 100%, il Premier Cru Extra Brut Blanc de Blancs è il frutto di un assemblaggio di parcelle di vigne classificate Grand Cru e Premier Cru della vendemmia 2010, con il 35% di vins de Reserve di annate precedenti. Vinificazione in acciaio, malolattica svolta, 48 mesi sui lieviti e 6 mesi in bottiglia dopo la sboccatura. Dal profilo affilato, offre una mineralità e una freschezza fuori dal comune, con un finale lunghissimo e piacevolmente salino.

Grand Cru Brut Rosé

Bollicina in rosa da sole uve Pinot noir, il Grand Cru Brut Rosé è legato al Grand Cru di Ambonnay e viene vinificato con il metodo “da saignée”, ovvero con macerazione sulle bucce per l’estrazione di colore e polifenoli. Qui la freschezza si abbina a una notevole raffinatezza di profumi e di beva, con note di piccoli frutti rossi e rosa canina. L’acidità è ben equilibrata per un rosé dinamico e generoso.

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Philippe Rivet di Champagne de Saint Gall con Cesare Turini di Heres

Grand Cru Orpale Blanc de Blanc 2002

È la cuvéee prestige della Maison, prodotta in 35 mila bottiglie e solo in annate straordinarie (fino ad oggi cinque: 1990, 1995, 1996, 1998 e 2002). Per formarla vengono selezionate soltanto le migliori parcelle dai villaggi di Avize, Cramant, Oger e Le Mesnil-sur Oger. La vinificazione è in acciaio e un terzo dei vini non svolge la malolattica, così da garantire una maggiore spalla acida. Il naso è ricco e complesso, in continuo divenire. In bocca è concentrato, avvolgente, dotato di una cremosa eleganza e dal finale lungo e salino. Per veri connaisseurs.

 

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© Riproduzione riservata - 23/06/2016

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