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Carménère vs Cabernet Franc: la sfida in rosso dei Colli Berici

Carménère vs Cabernet Franc: la sfida in rosso dei Colli Berici

Per lungo tempo confuso con il Cabernet Franc, il Carménère è coltivato in gran quantità sui Colli Berici, tanto da rappresentare oggi il più esteso vigneto di tale varietà in tutta Europa. Dopo che a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, studi genetici approfonditi svelarono l’equivoco, alcuni produttori della zona iniziarono a fare confronti tra i due vitigni. La degustazione comparata che si è tenuta a Vinitaly 2018 condotta da Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza, ha messo in luce identità e sfumature di Cabernet Franc e Carménère. Entrambi sono rossi Doc meritevoli di grande attenzione, in quanto hanno trovato nell’area un terroir ideale, tanto da poter essere considerati come dei veri e propri autoctoni.

 

Giovanni Ponchia presidente consorzio colli berici

Giovanni Ponchia, presidente del Consorzio Colli Berici

 

Il vero Cabernet Franc dei Colli Berici

Colore e forma del grappolo, tempi di maturazione, diversa espressività nel bicchiere: il vero Cabernet Franc si rivela sui Colli Berici nella più intima essenza. È qui la quarta varietà più coltivata (circa il 10%, ovvero 68 ettari iscritti alla Denominazione) e le tre etichette provate alla degustazione seguono la stessa linea: vini dall’olfatto intensamente fruttato e spiccatamente balsamico; in bocca sapidi e avvolgenti. Il Colli Berici Cabernet Franc Doc 2016 di Tenuta Monte San Giorgio mantiene anche note erbacee, meno evidenti nel Colli Berici Cabernet Franc Doc 2016 Cà Basso e nel Colli Berici Cabernet Franc Riserva Doc 2015 Mattiello. Quest’ultimo, dopo 6 mesi in acciaio, matura per 24 mesi in botti grandi da 25 ettolitri.

L’identità svelata del Carménère

Il confronto con tre etichette di Carménère delle annate 2013 e 2016 ha rivelato da subito più differenze che uguaglianze rispetto al Cabernet Franc. Il vigneto Carmenère nei Colli Berici sta crescendo esponenzialmente e occupa più terreno di quanto venga dichiarato o iscritto alla Denominazione. Il compito dei produttori è oggi quello di ridare nuova dignità e identità a questo vitigno che da troppo tempo vestiva – erroneamente – i panni di un altro. È così che i Colli Berici Doc Carménère 2016 Tenuta Monte San Giorgio, il Rosso Carménère 2015 Mattiello e l’Oratorio di San Lorenzo Riserva 2013 Inama, sono stati messi a nudo e smascherati nelle loro note tanto fresche da essere quasi agrumate. Notevoli le speziature intriganti e le ottime capacità d’invecchiamento, in particolare nel caso dell’ultima etichetta della Cantina Inama, che matura per 18 mesi in barrique nuove e seminuove e affina in bottiglia per altri dodici mesi prima della commercializzazione.

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© Riproduzione riservata - 03/05/2018

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