In Italia In Italia Letizia Miraudo

Cantine San Marzano: 2018 difficile, ma darà soddisfazione

Cantine San Marzano: 2018 difficile, ma darà soddisfazione

Le Cantine San Marzano hanno presentato a Milano la difficile annata 2018. Ci troviamo davanti ad una stagione particolarmente complicata per il Primitivo di Manduria, caratterizzata da piogge e umidità. Due nemici sconosciuti alla Puglia, terra di sole e vento non abituata all’uso di trattamenti antiparassitari e antifungini per mantenere la sanità delle uve.

La grandezza di un’azienda si vede però dalle risorse che mette in campo nei momenti di difficoltà e questo il presidente di Cantine San Marzano, Francesco Cavallo, lo sa bene. Con occhi pieni di ammirazione ci presenta al Ceresio7 di Milano Tommaso Galiotta e Davide Ragusa, rispettivamente agronomo ed enologo della Cantina. «Sono i giovani la nostra modernità e forza nelle criticità. Io ho solo il compito di trasmettere il messaggio ai soci conferitori della cantina», precisa il presidente.

 

Tramari 2017, rosato da uve Primitivo di Cantine San Marzano

 

Post vendemmia: come affronta Cantine San Marzano il 2018

L’entusiasmo e la competenza dei due professionisti e le tecnologie all’avanguardia di cui sono dotate le Cantine San Marzano hanno consentito di raggiungere ottimi risultati anche nel 2018. «In annate come questa, lo studio della pianta e delle tecniche di vinificazione fanno la differenza. La rigida selezione delle uve in vigna e in cantina ha permesso la tutela della qualità dei cru del Primitivo», spiega Ragusa: «Sono queste le vendemmie che danno soddisfazione all’enologo».

 

Il presidente di Cantine San Marzano

Il presidente di Cantine San Marzano, Francesco Cavallo, fra Tommaso Galiotta e Davide Ragusa

 

L’orizzontale 2017: Liboll, Tramari, Edda

Mauro di Maggio, direttore commerciale, esalta la qualità e la necessità di salvaguardare i vigneti autoctoni pugliesi, introducendoci alla degustazione, condotta da Galiotta e Ragusa. Dopo il calice di benvenuto (Liboll 2017), gli assaggi proseguono con Tramari 2017, Edda 2017 e una verticale di Sessantanni 2015, 2014, 2013.

Liboll 2017

Si comincia con uno spumante extra dry metodo Charmat (Chardonnay 80%, Bombino 10% e Minutolo 10%) dai sinuosi profumi di pesca bianca, mela ed erbe aromatiche. Bocca fresca, pulita e ben bilanciata tra morbidezze e acidità.

Tramari 2017

La spirito innovativo di San Marzano si palesa nella produzione di un rosato da Primitivo. La macerazione sulle bucce di un’ora dona al vino un colore rosa tenue (simil provenzale), sentori leggeri di ciliegia, salvia e un’irruente mineralità che ritorna anche in bocca dove Tramari si presenta morbido, fresco e sapido; il finale è fruttato e persistente. Vinificato in acciaio per non alterare il profilo aromatico dell’uva.

Edda 2017

“A edda lo dobbiamo dedicare questo vino!”. Con questa frase nasce il nome di questo bianco, composto per il 55% da Chardonnay e il restante da uve autoctone tra cui il Fiano Minutolo e il Moscatello selvatico. Completa la fermentazione e affina in barrique nuove. Il vino è un omaggio a Charlotte, la terzogenita di Mauro di Maggio. Si presenta con un corredo aromatico inebriante di macchia mediterranea, vaniglia, fiori e frutti bianchi, il sorso è caldo e vellutato con una buona sapidità e freschezza. Il finale è persistente.

 

Degustazione in corso

 

La verticale: Sessantanni 2015-2014-2013

Sessantanni è il vino di punta delle Cantine San Marzano. Questa icona del Primitivo di Manduria nasce a cavallo tra San Marzano e Sava, 20 ettari di viti di oltre 60 anni di età, tutte ad alberello. L’età e il tipo di allevamento conferiscono all’uva un corredo aromatico e una forza importanti.

Sessantanni 2015

Una grande annata poco piovosa e calda. Il naso timido svela piano piano sentori di frutta rossa surmatura, marasca, prugna, fico secco, cacao, pepe nero. È un vino di corpo, in bocca è pieno e potente, con un tannino piacevole ancora un po’ ruvido e una buona spalla acida che fanno presagire un ottimo potenziale evolutivo.

Sessantanni 2014

Annata totalmente diversa, caratterizzata da molta umidità tra maggio e giugno e un rialzo delle temperature nei mesi successivi. Questo ha permesso di non trattare le vigne, ma ha creato qualche difficoltà nella maturazione delle uve. I profumi sono più suadenti, una frutta rossa che tende a sentori dolci di confettura e note speziate conferite dall’utilizzo di barrique di rovere francese e americana di media tostatura. In bocca si presenta potente e persistente con un tannino graffiante.

Sessantanni 2013

Tabacco, cacao, vaniglia, fieno secco, confettura di frutti rossi, fico secco, una grande morbidezza in perfetto equilibrio con la freschezza. Un’esplosione aromatica in bocca e un tannino deciso ma mai invadente. Annata di grande siccità e temperature in continuo rialzo da inizio giugno fino alla fine di agosto, con una resa molto bassa e una grande qualità.

 

Cocktail dedicato al Primitivo di Manduria dolce naturale 11 Filari

 

 

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© Riproduzione riservata - 13/10/2018

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