Biologico

Biologico

Il vino biologico ha una caratteristica sconcertante: non esiste. Le norme comunitarie, che nel 1991 ne hanno stimolato la produzione, riguardano infatti unicamente la fase viticola della produzione, ma non affrontano i problemi enologici. E 20 anni non sono bastati per emanare le regole da seguire in cantina affinché il vino possa dirsi biologico: l’8 aprile scorso l’Unione europea è stata costretta a prorogare fino al 31 luglio 2012 l’autorizzazione transitoria a etichettare le bottiglie con la dicitura “Vino prodotto con uve biologiche”. Come mai? Il problema è quello, spinosissimo, dell’aggiunta di solfiti. La proposta di abbassare di 50 milligrammi (soltanto) la soglia consentita ai vini convenzionali è stata respinta da tutti i Paesi del Nord Europa, che essendo carenti di sole hanno bisogno di aggiungere anidride solforosa al vino per impedirne l’ossidazione. Ma paradossalmente sono anche i Paesi più salutisti, i cui consumatori chiedono l’eliminazione dei solfiti aggiunti. È chiaro, adesso, perché il vino con anidride solforosa provoca il mal di testa?


© Riproduzione riservata - 26/05/2011

Leggi anche ...

Pendenza
Manuale di Conversazione Vinicola
Pendenza

Leggi tutto

Sapido
Manuale di Conversazione Vinicola
Sapido

Leggi tutto

Alta Langa
Manuale di Conversazione Vinicola
Alta Langa

Leggi tutto