I migliori chef dell’Appennino gastronomico

I migliori chef dell’Appennino gastronomico

Una tartare di manzo con germogli di tarassaco (in foto) e un cappelletto aperto hanno deliziato la giuria di Appennino gastronomico – Menu a Km Zero, mentre il cremoso di Parmigiano ha avuto il riconoscimento dei media. La vittoria del concorso 2017 va quindi, rispettivamente, a Stefano Brunelli, patron insieme alla mamma Angela dell’albergo ristorante la Nuova Jera di Bagnone (Massa Carrara); a Ivano Gandolfi, chef del Podere Cristina di Lesignano de’ Bagni (Parma); e a Raffaella Olivieri, che con la sorella Michela guida il ristorante da Rita di Monchio delle Corti (Parma).

Valorizzare i prodotti dell’Appennino gastronomico

La rassegna di Appennino gastronomico – Menu a Km Zero ha lo scopo di esaltare nella cucina il patrimonio agroalimentare del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. L’edizione 2017 della competizione si è svolta il 9 marzo all’Alma, la Scuola internazionale di Cucina italiana che ha sede a Colorno, nel Parmense, che ha affiancato il Parco e la Coldiretti nell’organizzazione del premio.

Il cremoso di Parmigiano di Raffaella Olivieri, del ristorante Da Rita

Tra Toscana ed Emilia

Da sempre il concorso coinvolge i ristoratori dell’area del Parco nazionale, con due regioni e quattro province: Massa Carrara e Lucca, Parma e Reggio Emilia. Dal 2015 si è aggiunta anche l’area Mab (Man and Biosphere Programme), tutelata dall’Unesco, che ha allargato l’areale delle province, inserendo quella di Modena – per questo ci sono due vincitori: uno per ciascuna area. Da quest’anno si è aggiunto anche il premio dei Media, che hanno valutato il messaggio emozionale del piatto, ossia il racconto dei ricordi e del legame con il territorio della ricetta.

La ricetta di Ivano Gandolfi di Podere Cristina

Ingredienti stagionali e creatività

Chi lavora nella ristorazione di questo splendido e difficile territorio può permettersi di fare la spesa a breve raggio dal locale con prodotti di alto livello qualitativo che non sempre, però, sono disponibili: hanno la loro naturale stagionalità. La scelta nell’arco dell’anno è comunque limitata: qui entra in gioco la bravura nell’interpretarli in modi diversi, ma sempre in grado di emozionare. E i concorrenti ci sono pienamente riusciti.

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© Riproduzione riservata - 13/03/2017

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