Amabile

Amabile

Si dice di un vino dal gusto tendente al dolce. Nel lessico dei degustatori professionali, è al secondo scalino sul livello della dolcezza, tra la prima gradazione, quella del “vino Abboccato”, in cui gli zuccheri sono appena percettibili, e la terza, il “vino Dolce” propriamente detto, in cui la caratteristica si esprime compiutamente. È codificato, sul quarto gradino, il “vino Stucchevole”, ma ha valenza negativa perché la sua componente zuccherina è talmente dominante che le altre non riescono a riequilibrarla e risulta quindi disarmonica all’assaggio. La qualificazione di Amabile ha invece valenza molto positiva perché coniuga la piacevolezza con la delicatezza. Esiste perfino un vino a Docg, l’Albana di Romagna, che prevede nel Disciplinare la produzione sia di una versione Dolce sia di una versione Amabile. Ma è un disciplinare nato nel 1967, quando il gusto collettivo apprezzava evidentemente di più le sfumature. Oggi i vini o sono dolci o sono secchi: l’Amabile non è più amato.


© Riproduzione riservata - 07/05/2013

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