Alberello

Alberello

Un grido di dolore si è levato in Puglia: l’alberello, il più antico metodo di allevamento della vite, rischia la scomparsa. Giusta preoccupazione: l’alberello, che garantisce uve della più alta qualità, è sempre stato il protagonista del paesaggio agrario nel Salento. Ma poiché la sua gestione è molto onerosa, si è preferito sostituirlo con impianti a spalliera, per meccanizzare la coltivazione e abbattere i costi. Negli ultimi 10 anni i vigneti ad alberello, che occupavano il 70% della superficie vitata nella penisola salentina, si sono ristretti al 30%. E la mazzata finale sta arrivando grazie agli incentivi comunitari promessi a chi espianta: fruirne è una tentazione troppo forte per i vignaioli alle prese con vigneti non più remunerativi. È vero che in Europa si produce troppo vino e bisogna alleggerire il settore, ma le iniziative dell’Unione Europea hanno ottenuto finora effetti perversi, sollecitando a uscire dal mercato chi produce eccellenza e incoraggiando a restare mediocri e truffatori. Sono le buone intenzioni che lastricano le vie dell’inferno.


© Riproduzione riservata - 15/04/2010

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