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Albarola, da comprimaria a solista del Levante ligure

Albarola, da comprimaria a solista del Levante ligure

L’Albarola è un vitigno probabilmente originario della riviera di Levante Sarzanese che è stato trascurato per molto tempo. Presente in molti vini della tradizione ligure, come il Cinque Terre Doc, il Colli di Luni Doc Bianco, lo Schiacchetrà, ma raramente vinificato in purezza.

«Queste considerazioni, oltre al desiderio di approfondire le nostre conoscenze», spiega Diego Bosoni, patron di Cantine Lunae di Ortonovo (La Spezia), «ci hanno spinto a cominciare un lavoro di analisi e ricerca che, dopo un decennio, ha portato alla nostra prima vinificazione di Albarola, targata 2013». Si è trattato di un’operazione lunga e laboriosa, che però ha condotto a risultati assai interessanti.

 

Paolo Bosoni, fondatore della Cantina e papà di Diego

 

Il vento la protegge dal marciume

L’Albarola si caratterizza per dei grappoli medio-piccoli, compatti, dalle rese piuttosto elevate e costanti. Ha un’ottima resistenza alle correnti marine, ma facilmente attaccabile dall’oidio e marciume. Pertanto «il nostro lavoro si è rivolto soprattutto a individuare le zone a maggior vocazione, vigneti pedecollinari e collinari con buona ventilazione ed escursione termica, e al controllo delle rese/ettaro, con una giusta potatura ed eventuale diradamento». Fondamentale il momento della raccolta. Bisogna arrivare al giusto punto di maturazione ma non oltre, così da preservare freschezza e note varietali.

 

Albarola di Cantine Lunae

L’Albarola di Cantine Lunae

 

Come nasce l’Albarola di Cantine Lunae

Le uve, raccolte a mano e lavorate subito in cantina, subiscono una macerazione a freddo per qualche ora. Si procede poi alla pressatura soffice e alla conseguente vinificazione a temperatura controllata. Il vino che si ottiene intriga soprattutto per le sue fresche note di erbe aromatiche, eleganti e mai invasive, che si ritrovano sia al naso che in bocca. Sono queste caratteristiche varietali che lo rendono unico e identitario. I vigneti – ventenni e allevati a Guyot – si trovano a Castelnuovo Magra e Ortonovo, su suoli ciottolosi e ricchi di scheletro, con una resa/ceppo pari a 1,5 kg di uva. La vendemmia si svolge nella prima metà di settembre e tutto il processo produttivo si svolge rigorosamente in acciaio, per preservare il delicato carattere varietale . Il tutto sino all’imbottigliamento, che ha luogo in primavera.

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© Riproduzione riservata - 08/11/2018

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